Un appello ad attivare azioni di sensibilizzazione per ottimizzare la risorsa idrica disponibile.
Perché nel caso di “ulteriori e repentini” decrementi della stessa si procederà ad attuare un piano di emergenza.
È quanto si legge in un documento della direzione generale per il Ciclo Integrato delle Acque della Regione Campania che è stato inviato al presidente e al direttore generale dell’Ente idrico campano, all’autorità di bacino distrettuale dell’Appenino meridionale, alla Protezione civile, alle prefetture di Napoli, Caserta, Benevento, Salerno e Avellino e ai gestori del servizio idrico.
Il documento ricorda come “le scarse precipitazioni piovose e nevose dello scorso autunno” abbiano determinato una “rilevante riduzione delle risorse idriche”.
Nelle ultime settimane tutte le fonti regionali che alimentano l’Acquedotto Campano Torano – Biferno (sorgenti del Maretto, del Torano e del Biferno, per il tramite dell’Acquedotto Molisano) stanno registrando un “severo e perdurante decremento della capacità di alimentazione”. Nel 2017, anno nel quale fu dichiarata l’emergenza idrica, nel mese di maggio la portata delle fonti era pari a 4.156 litri al secondo. Dall’1 al 19 giugno è stata di 4.077 lt/s. Inoltre, comparando i dati del 2023 con quelli di quest’anno, si evince un calo pari a 1.024 lt/s e, se si tiene conto dei numeri inerenti il periodo 1-19 giugno 2024, il decremento aumenta ancora di altri 384 lt/s.
Per fronteggiare la carenza idrica, la Regione Campania sta già impiegando delle risorse addizionali provenienti dai campi pozzi di Ponte Tavano e Cancello e parte di quelle provenienti dall’Acquedotto Campania Occidentale in concessione ad Acqua Campania Spa.