Si fa omaggio alla tradizione la “Sagra delle Matasse” di Caposele, alla sua cinquantesima edizione, in programma il 9 agosto al centro storico. Un omaggio alla pasta fatta a mano con farina di semola di grano duro e grano tenero , nel segno della tradizione. Regine della serata, saranno le Matasse di Caposele, una pasta fatta a mano e certificata come PAT (prodotto agroalimentare tradizionale) ai sensi del D.M. n. 350/99 del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Si presentano sotto forma di filamenti, di spessore e lunghezza variabili. Tradizionalmente sono servite con un soffritto di ceci, aglio e peperoni essiccati lievemente piccante. Il sapore è tipico. Attualmente vengono prodotte su base artigianale (oltre che nelle famiglie per uso proprio) e distribuite ai ristoranti locali; da qualche tempo sono disponibili anche confezionate sottovuoto.
La lavorazione avviene a mano; la forma viene data con una specifica pressione esercitata dalle dita e dal palmo della mano, che modellano un unico filamento chiuso che man mano si assottiglia ed allunga, viene raccolto in cerchi concentrici e quindi ripiegato più volte, fino a formare appunto una matassa. Durante la lavorazione il filamento viene passato in farina di granturco, per evitare che attacchi alle superfici e su se stesso; alla fine viene lievemente schiacciato con le dita e cotto intero in acqua bollente. Durante la cottura i filamenti si rompono in lunghezze diverse.
Saranno le mani abili delle signore di Caposele, che custodiscono il segreto della particolare lavorazione di questa pasta artigianale, a preparare le matasse per la sagra con la possibilità di assistere dal vivo alle diverse fasi della preparazione e assistere a come, un semplice cumulo di farina, si trasforma in una prelibatezza. Ritorna anche la Notte della Quadriglia con i ritmi di Tonuccio