Non è passata inosservata, questa mattina, l’assenza in giunta di due assessori di peso: Remo Dalla Longa, delegato ai lavori pubblici, docente alla Bocconi, e Mario Calabrese, delegato al bilancio, docente alla Sapienza, dove insegna nello stesso dipartimento un altro illustre professore irpino, Sergio Barile.
Due assessori tecnici di grande spessore a cui la sindaca Laura Nargi ha affidato ruoli chiave nell’amministrazione comunale.
Certo, siamo ad agosto e forse per alcuni è ancora tempo di ferie, magari solo a settembre si entrerà nel pieno dell’attività amministrativa. Però l’esecutivo senza l’assessore al bilancio ha potuto decidere ben poco. Non è possibile programmare nulla infatti se non si prevedono risorse, ovvero senza tenere d’occhio il bilancio in rosso di Palazzo di città, se non ci sono i soldi.
Magari è stata solo una riunione di giunta per deliberare su questioni di ordinaria amministrazione, per mettere a posto un po’ di cose prima di fare sul serio. L’amministrazione Nargi preferirebbe insomma iniziare il lavoro piano piano, anche quando si tratta di aprire il centro per l’autismo o il tunnel, opere in itinere da decenni.
Sono tra le priorità. E ci sono poi i punti programmatici da realizzare, passando dalle parole ai fatti.
Ma prima di tutto forse sarebbe il caso di far quadrare i conti. Almeno questo avrebbe suggerito l’assessore al bilancio, Calabrese: servirebbe un ente terzo per certificare i numeri che sono stati accertati dai dirigenti del Comune. L’assessore vorrebbe che ci fossero ulteriori verifiche ma, ha dichiarato Nargi, non sarebbe intenzionato a dimettersi qualora la sua pretesa non venisse accolta.
Intanto oggi Calabrese non c’era. Non si capisce se giustificato o meno. Potrebbe essere un segnale alla Nargi, o forse perché spostarsi da Roma, nel caso di Calabrese, o da Milano, per quanto riguarda Dalla Longa, non è sempre comodo, agevole, possibile. Sarà stato un fattore logistico ad influenzare l’attività della giunta esterna. Potrebbe capitare ancora. E la politica non c’entra.
Del resto si tratta di una giunta di tecnici, qualificatissimi, esterni, esteri, qualcuno dice estranei alla città. L’importante è che facciano bene il lavoro, con onestà e dedizione: se hanno a cuore Avellino è il minimo.