La Procura di Avellino, sotto la guida del procuratore Domenico Airoma, ha avviato un’indagine preliminare per accertare eventuali responsabilità relative ai danni causati dagli eventi calamitosi che hanno colpito il Mandamento il 27 agosto scorso. L’inchiesta mira a stabilire se l’evento fosse evitabile e se vi siano state negligenze che abbiano contribuito all’esondazione e ai conseguenti danni nell’area del Rio Secco.
L’inchiesta mira a stabilire se l’evento fosse evitabile e se vi siano state negligenze che abbiano contribuito all’esondazione e ai conseguenti danni nell’area.
Un accertamento, che presto potrebbe trasformarsi in un fascicolo di indagine, per comprendere se ci sono responsabilità particolari, in primis legate alla tutela del territorio, che hanno concorso non alla causa degli eventi ma agli effetti disastrosi che sono stati determinati da pochi minuti di pioggia intensa sul territorio.
Decisivi saranno in tal senso gli esiti dei sopralluoghi e delle prime attività che sono state già poste in essere dai militari dei Carabinieri Forestali di Avellino, le locali stazioni ed eventualmente anche il Nipaf, che già in passato si è occupato dei torrenti e delle condizioni degli stessi sul territorio mandamentale.
Un accertamento “dovuto” anche alla luce delle immagini e dei danni, per fortuna solo alle cose, causati dall’esondazione del canale collegato.