E’ stata una delle grandi protagoniste delle battaglie in difesa della città e dei diritti, dal sogno della rinascita dell’Eliseo alla scommessa di un capoluogo attento ai bisogni delle donne, un’attenzione che non poteva prescindere dalla presenza di un consultorio. Si è spenta questa mattina la professoressa Franca Troisi. Ed è l’intera Irpinia a piangere una donna che aveva fatto della passione e della militanza il senso del proprio stare al mondo. Docente nelle scuole superiori della città e della provincia, con il Centrodonna aveva portato avanti un percorso attento con l’obiettivo di fare del cinema strumento di comprensione del reale e dialogo con il mondo, nel rispetto dei valori di convivenza, rispetto dell’altro e libertà, sulla scia della lezione di Camillo Marino, trasformando la sua amata rassegna “Visioni”, in un riferimento del panorama cinematografico cittadino. E proprio il Centrodonna era stato in prima linea, insieme alle altre associazioni cinematografiche, perchè l’Eliseo tornasse ad essere casa del cinema, spazio aperto alla città. Una battaglia che l’aveva amareggiata non poco, per l’incapacità delle amministrazioni di tenere fede alle promesse fatte, incapaci di restituire davvero l’Eliseo alla città. Un impegno, il suo, capace di abbracciare coscienza politica e culturale, sognando un’Avellino che fosse laboratorio di idee. A ricordare con commozione Franca Troisi, “protagonista indimenticabile della vita culturale, sociale e politica in Irpinia” gli amici di Controvento (che insieme all’Angolo di Nunno, “profondamente commossi, salutano anche Alessandro Dal Piaz, maestro nell’architettura e nell’urbanistica, con l’Irpinia nel cuore”).
A sottolineare il contributo offerto da Franca Troisi alla promozione della vita culturale cittadina lo storico del cinema Paolo Speranza “La scomparsa di Franca Troisi è una perdita immensa per la nostra comunità. Nel trentennale impegno per le rassegne del Centrodonna insieme alla sorella Vittoria confluivano, accanto alla notevole competenza cinefila, anche la sua passione politica e civile, la lezione di docente ed educatrice stimata dai colleghi e da generazioni di studenti, la generosità umana e – per me la sua dote più rara – un coraggioso pensiero critico e laico. Con lei Avellino e l’Irpinia perdono la migliore espressione dell’intellettualità femminile, ma resta viva, in noi che abbiamo avuto il privilegio di condividere con lei battaglie e ideali, la sua visione culturale ampia e moderna, che ci ha trasmesso con una nobile testimonianza di rigore etico e di leale umanità“.
A parlare di “Un giorno nero per Avellino, il cinema, la cultura. Un giorno senza più sfumature; un giorno senza più luce. un giorno senza colore. Un giorno Senza Te” lo Zia Lidia Social Club, guidato da Michela Mancusi che continua “Quelle mani continueranno a danzare insieme al vento delle sue parole. Quel vento che arrivava a tutti. Con la capacità di travolgere, scuotere e spostare. Forte come la forza della sorellanza.
A rendergli omaggio anche il festival Laceno d’oro con il Circolo Immaginazione “Cara, carissima Franca, non è stato un privilegio scontato avere avuto l’opportunità di incontrare una persona come te. Noi tutti ti dobbiamo molto, perché non hai mai smesso di crederci e con il tuo esempio ci hai insegnato a fare altrettanto. Ci hai sostenuto, motivato, a volte insultato, arrivando anche a minacciare di ucciderci. Purtroppo per te, eri decisamente poco credibile mentre ce lo dicevi, ridendo. Le discussioni dopo il film sono sempre state infuocate grazie a te: presentarsi in assemblea pubblica, comizio, dibattito cinematografico, qualsiasi occasione per prendere la parola non è mai stato per te un atto di esibizionismo, ma solo di partecipazione. Ricordiamo i sorrisi, i cazziatoni a Maria Vittoria, i ceffoni ad Aldo, i pizzichi sulle guance, i frontini e le carezze, come le parole di incoraggiamento a tutti, e mai poche. Non vedevamo l’ora di condividere con te il programma di quest’anno: siamo certi che avresti adorato dei film e ci avresti perseguitato per la scelta di altri. Ad ogni modo, una poltrona per te ci sarà sempre.
Sarà dura non averti più tra noi, ma ci proveremo, anche perché come avresti ripetuto tu, sorridendo: “Dobbiamo resistere”.
Lo scrittore Franco Festa saluta “una compagna, un’amica, una guerriera. Ho incrociato Franca in tutte le vite che ha vissuto, abbiamo lottato insieme per il rinnovamento del Pci con la fondazione della sezione Alicata, uniti nelle battaglie anche nel mondo della scuola. E’ stata un’innovatrice anche su questo fronte. Con il Centrodonna aveva svolto un’azione decisiva, educando il pubblico cittadino a una diversa idea di cinema. Non era personaggio facile, l’essere “franca” è termine che la definiva bene. Era priva di ogni infingimento, retorica e ipocrisia, con lei era bello anche scontrarsi, ecco perchè ci sarà sempre un posto centrale nel mio cuore. Peccato non sia riuscita a vedere il suo Eliseo, sogno collettivo, in funzione”
Condoglianze arrivano anche dal direttore del Corriere dell’Irpinia Gianni Festa e dell’intera redazione, ai familiari e in particolare alla sorella Vittoria.
I funerali si terranno domani pomeriggio, alle 16, nella chiesa di San Ciro