“Se io sono qui è perché qualcuno ha detto SI”. Spiega così Felice Peluso, che vive da oltre trent’anni grazie a due trapianti di reni, la sua seconda vita, “Una seconda opportunità che sto vivendo grazie a chi ha detto SI alla donazione degli organi”. Una testimonianza che si affianca a quella di tanti altri che hanno ricevuto un trapianto. Nasce così “Se io sono qui è perchè qualcuno ha detto Si’. E’ lo stesso Peluso a raccontare la propria storia “Il primo trapianto l’ho ricevuto nel lontano 1988 presso il II° Policlinico di Napoli che mi ha permesso di vivere per sei anni una vita “normale”. Poi, d’improvviso, di nuovo dialisi. Nove lunghi anni durante i quali ho visitato quasi tutti i centri di trapianto del centro- nord Italia più una capatina negli USA ( Boston ) e, finalmente, nel 2004 ho ricevuto il secondo trapianto presso l’Ospedale Maggiore della Carità di Novara. Con un simile “ curriculum sanitario” chi più di me può far capire l’importanza della donazione degli organi. Dopo il secondo trapianto ho deciso di donare parte del mio tempo all’informazione e alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica verso la cultura della donazione degli organi iscrivendomi all’Aido come donatore. Da quattro anni grazie alla disponibilità e sensibilità di amiche e amici ho costituito una sede locale Aido: Gruppo Aido Nola -Cimitile.
E’ lo stesso Peluso a spiegare come nasce l’idea del volume “Ho voluto far raccontare dai protagonisti tutte queste storie per mettere su carta tutti i sentimenti e le emozioni di chi si è trovato a dover combattere con tenacia per sopravvivere e di chi ha dovuto compiere o condividere la scelta della donazione. Il tutto per far capire che, nonostante tutte le difficoltà che possiamo incontrare lungo il nostro cammino, vale sempre la pena di vivere a pieno questo meraviglioso regalo che abbiamo avuto e che chiamiamo VITA. Tutti i proventi della vendita saranno donati al Gruppo Aido Nola-Cimitile per organizzare e promuovere nuovi eventi destinati alla diffusione della Cultura della Donazione degli Organi, con la speranza di poter infondere, a chi legge e a chi ascolta passaggi tratti dal libro, fiducia nel prossimo e nel futuro.”