“Quella che racconto è una storia di amore e di speranza. Questo progetto nasce dal mio desiderio di scoprire da dove veniamo e dove siamo oggi. Sono partito dall’osservazione del cranio reale di una giovane Australopithecus afarensis ma al tempo stesso ho lavorato anche con l’immaginazione per ricostruire i dati mancanti”. A sottolinearlo l’artista Tanino Liberatore nel presentare la mostra “Lucy. Sogno di un’evoluzione” promossa dalla Provincia di Avellino per celebrare i 90 anni del Museo Irpino. Lucy è uno dei più importanti progetti di Liberatore: un lavoro ventennale, che ha preso poi forma nei volumi Il sogno di Lucy (Le rêve de Lucy, inedito in Italia) e Lucy. La speranza, su sceneggiatura di Patrick Norbert (COMICON Edizioni).
“Il sogno di un’evoluzione” si fa richiamo all’evoluzione umana, ma anche alle tecniche contemporanee di colorazione dei fumetti e al carattere fortemente innovativo ed attuale delle mostre digitalizzate. I disegni sono infatti affiancati da riproduzioni e dalle loro evoluzioni digitali, proiettate su schermo o sacricabili su tablet. E’ ancora Liberatore a spiegare come “Il fumetto diventa strumento privilegiato per raccontare il nostro tempo e il nostro desiderio di futuro”. Punto di partenza i ritrovamenti in Etiopia, risalenti al 24 novembre del 1974, esattamente cinquanta anni fa, di un esemplare femminile di una giovane Australopithecus afarensis, capace già di camminare in posizione quasi eretta e chiamata Lucy dalle note della canzone Lucy in the Sky with Diamond dei Beatles. A caratterizzare Lucy una mescolanza di caratteristiche primordiali e moderne. Se il cranio, la mandibola e i denti erano molto primitivi, il bacino e gli arti inferiore erano diversi da quelli di uno scimpanzè, la loro forma rifletteva un postura eretta e un’andatura bipede
E’ il presidente di Comicon Claudio Curcio a sottolineare come “Quella con Comicon è una collaborazione consolidata, Anche se per la prima volta siamo ospiti degli spazi del Palazzo della cultura, nelle sale della sezione archeologica. La mostra, pensata per tutte le età, diventa l’occasione per far conoscere il Museo Irpino e la rassegna Comicon. Ad emergere la volontà di promuovere la cultura del fumetto che rappresenta un vero strumento d’arte”. La curatrice Paola Damiano parla di una mostra divisa in due momenti, dal libro al fumetto “La storia è costruita come una sceneggiatura. Non è un caso che Patrick Norbert immaginasse di fare un film. La mostra parte dalla riflessione su cosa si presenta ad una Lucy che, diciottenne, si alza in piedi e diventa l’anello dell’evoluzione. E’ un fumetto che racconta la vita dell’uomo con tutte le sue contraddizioni ma anche la forza dell’amore che consente di immaginare un futuro migliore. Grande attenzione è rivolta all’ambientazione e ai volti dei protagonisti”.