Non solo una nuova centrale operativa per il 118 di Avellino, ma anche un nuovo servizio di videochiamata per le situazioni di emergenza: “Non sempre – spiega la dottoressa Rosaria Bruno, direttrice dell’Uoc Emergenza territoriale e Cot 118 – al telefono si riesce a spiegare bene la situazione di emergenza nella quale ci si trova; l’immagine aiuterà l’operatore del 118 a indicare con precisione le operazioni salvavita da compiere”. La novità è stata annunciata questa mattina dal direttore generale dell’Asl di Avellino, Mario Ferrante, a margine dell’inaugurazione dei nuovi locali della centrale operativa del 118: “Questa postazione che è già all’avanguardia, la faremo diventare ancora più performante attivando il servizio di videochiamata in urgenza, che non è cosa da poco. Significa che quando chi chiama si trova nel panico, facendo vedere concretamente all’operatore la situazione del malato consente di dare indicazioni per fare una diagnosi più accurata. A breve partirà. Chi chiama con il cellulare potrà far vedere la scena e ottenere indicazioni più precise sul come comportarsi. E sarà per questo un servizio utile soprattutto per le emergenze che accadono per strada”. “Ringrazio la Telecom – ha aggiunto il Ferrante – presente qui questa mattina con il dottore Falco con il quale abbiamo portato avanti un lavoro congiunto, al quale ha partecipato anche il Comune di Avellino, tanto che questa mattina avevo invitato anche la sindaca Nargi, ma evidentemente non è riuscita a passare”.
La nuova postazione del 118 di Avellino ha a disposizione diverse stanze nella struttura che si trova alle spalle del Centro Australia, adiacente alla Città Ospedaliera: quella principale ospita quattro postazioni per altrettanti operatori, ogni postazione ha tre schermi di computer, grazie ai quali si può monitorare la chiamata in entrata, la mappa delle ambulanze a disposizione sul territorio e i pronti soccorso e i presidi ospedalieri con i quali organizzare l’eventuale trasporto dei pazienti. Questa mattina, in concomitanza con la cerimonia di inaugurazione, le postazioni erano occupate da medico di turno, la dottoressa Angela Mari, e dagli infermieri Delia Battinelli, Rosa Rinaldo e Giovanni Russo. Ma in totale l’organico destinato al 118 nelle varie turnazioni è composto da quattro medici e 15 infermieri operatori. Tra questi il ruolo di coordinatore (caposala) è affidato a Gennaro Marino, responsabile anche del Centro mobile di rianimazione, e cioé del team di soccorritori che compone l’equipaggio dell’ambulanza parcheggiata davanti il 118 e pronta a partire nei casi di codice rosso con a bordo un medico rianimatore.
Questa dovrebbe essere la sistemazione definitiva per il 118 di Avellino, almeno per i prossimi anni, in attesa, ha detto Ferrante, che vengano realizzati i lavori di riqualificazione del vecchio ospedale Maffucci. Ma intanto c’è da andare fieri della centrale operativa del 118 di Avellino, che recentemente, ci spiega il coordinatore degli infermieri Cot Marino, ha ricevuto un prestigioso riconoscimento di livello internazionale: “Stiamo stati premiati a Copenaghen come prima rete Ictus europea, grazie alla nostra capacità di affrontare, gestire e risolvere le ciriticità relative ad ischemie ed emorragie, che sono la seconda causa di morte a livello mondiale. A farci primeggiare in Europa è la velocità di intervento, la velocità di individuare un pronto soccorso dove ricoverare il paziente, nell’individuare un radiologo e la terapia”. Un’eccellenza, quindi, nel campo della pre-allertamento e della diagnostica.