Depositata una nuova istanza di Concordato in continuità per la Solofra Servizi. Per salvare la la società municipalizzata che gestisce il servizio idrica nella cittadina conciaria, si punta ad elaborare un piano di ristrutturazione del debito tramite il sostegno del Comune. La giunta Moretti ha infatti approvato il supporto al piano concordatario preventivo in continuità della Solofra Servizi, che prevede un apporto di risorse finanziarie a supporto del piano, pari a 150 mila euro annui. Contributo da corrispondere alla società per tre anni per un totale di circa 450mila euro per uscire dai conti in rosso. Il Comune quindi da socio unico della Solofra Servizi spa, assume un ruolo diretto nel piano concordatario preventivo in continuità, che la propria partecipata si accinge così a presentare al Tribunale di Avellino, allo scopo di conseguire il migliore soddisfacimento dei creditori con la continuazione dell’attività di impresa diretta alla gestione e al mantenimento del servizio idrico integrato sul territorio.
Ad annunciarlo il sindaco Nicola Moretti, in una conferenza stampa, tenuta, stamattina, a Palazzo Orsini a cui hanno preso parte i componenti della maggioranza e l’amministratore unico della municipalizzata Duilio Schiazza. Assenti i consiglieri di minoranza, inviati dal primo cittadino che sottolinea “le polemiche le lascio ad altri”.
“Oggi ci ritroviamo a parlare della Solofra Servizi, municipalizzata – afferma il sindaco – che gestisce l’acquedotto comunale. una società che abbiamo trovato in difficoltà di bilanci e che ci siamo apprestati a salvare. L’acqua è un bene comune e abbiamo messo in atto i provvedimenti per salvare questo patrimonio che rappresenta il futuro del distretto industriale. E’un bene essenziale e va protetto e custodito.E noi, come come amministrazione comunale, lo stiamo facendo”.
L’assessore alle partecipate Gerardo De Stefano si mostra fiducioso sul percorso intrapreso per la salvezza dell’ente.“Abbiamo messo le basi per gestire il servizio idrico con economicità ed efficienza.L’amministratore unico Schiazzi è riuscito ad ottenere una riorganizzazione sotto il profilo organizzativo e mettere la società in sicurezza dal punto di vista economico e finanziario. Noi speriamo in futuro di dare un servizio ancora più efficiente”.
“Ci tengo a precisare che la Solofra non è fallita. Si parla impropriamente di fallimento e di liquidzione giudiziale.
E’stato depositata- chiarisce l’amministratore unico Schiazzi – lo scorso 13 gennaio una nuova istanza per presentare di concordato in continuità aziendale. Già nel 2023 ne avevamo presentato una richiesta di concordato, ma lo abbiamo ritirato perchè avevamo riscontrato grosse difficoltà per porre in essere una ristrutturazione del debito. Ci siamo insediati nel 2022 e abbiamo fatto fare dal dott. Picardi una relazione da cui è stata riscontrata una forte crisi. Abbiamo adeguato il bilancio del 2022 sulle risultanze di questa relazione e abbiamo riscontrato una perdita di 2 milioni di euro. In questo bilancio del 2022, da come si deduce dalla nota integrativa abbiamo aderito alla rottamazione quater e diversamente la perdita del 2022 non sarebbe stata di 2 milioni, ma di ulteriori 600 mila euro. non lo dico io ma ci sono i dati. Nel 2024 abbiamo approvato il bilancio di esercizio 2023 chiuso con 2 milioni di perdite, di cui 600 mila uro derivante da della rottamazione quater che non potevamo portare avanti. Abbiamo dovuto ripristinare l’intera cartella e il bilancio è stato gravato di ulteriori 600 mila eur. Nel 2022 i 2 milioni non li potevamo spalmare, perchè dovevamo recuperare 400 mila euro e non era possibile. E nel 2025 abbiamo ripresentato una nuovo concordato e siamo fiduciosi che vada in porto. Abbiamo messo in essere una serie di interventi tra cui non è previsto nessun aumento della tariffa. Poi il comune si è reso disponibile come socio unico a disporre dal proprio bilancio una cifra 150 euro ogni anno per il piano concordatario”.
Sui debiti l’amministratore unico ci tiene a precisare che il tasso di morosità è molto basso. “Ringrazio i solofani, l’indice di morosità è del 7% e testimonia che i cittadini di questa comunità pagano l’acqua in modo puntuale. Stiamo cercando di ottenere una tariffa ancora più bassa per abbattere i costi energetici. Noi non siamo una multinazionale. Noi fatturiamo circa 1 milione all’anno. Una volta che abbiamo inciso, sulla tariffa, sul personale e sui fornitori, non possiamo fare nient’ altro. E deve essere chiaro a tutti. Il piano concordatario deve essere elaborato e reso sostenibile. Non abbiamo la bacchetta magica .Nel bilancio del 2021 c’era un piccolo utile, mentre nel 2022 c’era una perdita di 2 milioni di euro. Queste le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare. Non vogliamo fare accuse a nessuno e mai le faremo. Ci dicono che siamo incompetenti ed incapaci. Di una cosa, però non ci possono accusare e che siamo trasparenti e che abbiamo palesato un problema”.
Poi l’amministratore unico poi si sofferma sulla penuria di risorse idriche registrata in alcune aree della cittadina conciaria. “L’acqua in alcune zone e fasce orarie è mancata. Tutta l’Irpinia ha dei problemi, con rotture e carenza di risorse, ma la pietra dello scandalo è Solofra. A Natale, abbiamo risolto un problema sul pozzo, che avrebbe realmente impedito l’erogazione durante le feste natalizie. Noi abbiamo dato incarico ad una società di tracciare eventuali perdite e ne sono state riscontrate 31non visibiliSiamo al lavoro per ottenere dei finanziamenti per la rete idrica, ma anche per i pozzi che abbiamo sotto sequestro e su cui speriamo di ottenere delle risorse per installare gli impianti a carboni attivi come è stato fatto a Montoro, ma destinandoli però nel nostro caso alla rete industriale”.