Il manager dell’ospedale Moscati di Avellino Renato Pizzuti non si è presentato alla Commissione consiliare Trasparenza: era stato invitato questa mattina per fare il punto della situazione sul contenzioso in atto con il Comune di Avellino sulla proprietà dei suoli della Città Ospedaliera. “Noi abbiamo comunque ripetuto l’invito per la settimana prossima – ha detto a margine della Commissione il presidente Ettore Iacovacci (Pd) –. In alternativa abbiamo proponiamo al manager dell’azienda ospedaliera di farci pervenire almeno una relazione scritta. Chi ha seguito tutto l’iter burocratico di questo contenzioso sui suoli è l’ingegnere Casarella, insieme al direttore generale. Capiamo anche che l’ingegnere Casarella è stato nel frattempo nominato arbitro nel contenzioso in atto tra Moscati e Comune di Avellino, quindi partecipando alla nostra Commissione rischia di essere ricusato: per evitare questo noi chiediamo una relazione scritta. Chiederemo anche al Segretario Generale del Comune di Avellino e al dirigente del Patrimonio di partecipare, perché porteremo una lettera dell’avvocato Marcello Fortunato che sta seguendo la vicenda giudiziaria davanti al Consiglio di Stato per conto del Comune. Noi vogliamo capire le ragioni di questo contenzioso. L’assenza di Pizzuti oggi me la spiego con le note vicende che stanno interessando in queste ore il Pronto Soccorso di Avellino, quindi probabilmente sarà stato convocato altrove per occuparsi di quest’altra complicata situazione”.
La commissione trasparenza di questa mattina è comunque proseguita lo stesso. Al tavolo, oltre a Iacovacci, anche i consiglieri Nicole Mazzeo (Davvero), Teresa Cucciniello (Viva la Libertà), Antonio Gengaro (Pd) e Giuseppe Giacobbe (Moderati e Riformisti). Erano stati convocati anche l’assessore al Patrimonio Mario Spiniello e la segretaria generale del Comune Maria Luisa Dovetto, ma neanche loro si sono presentati. “L’auspicio nostro – ha detto Gengaro – è che il Comune trovi una soluzione civile con l’azienda ospedaliera, nel reciproco interesse. Ma siccome si parla del Pronto Soccorso di Avellino, che ha tantissime carenze, noi amministratori comunali dovremmo tener conto della sofferenza dei nostri cittadini, che quando vanno al Pronto Soccorso sanno quando entrano ma non sanno quando ne potranno uscire. Se la questione del contenzioso inficia la possibilità di ristrutturare il pronto soccorso, a noi pare fazioso. Non va bene aver bloccato per un anno i lavori di ampliamento”.