“Siamo pronti a dare battaglia, il gruppo ArcelorMittal non può immaginare di andare via così, dopo essersi arricchito nella nostra provincia”. Il segretario della Fiom Cgil Giuseppe Morsa promette battaglia sulla vertenza che si è aperta nell’area industriale di San Mango sul Calore dove da due giorni, dopo che l’azienda ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Luogosano, i lavoratori sono in sciopero a oltranza.
Lunedì mattina alle 9 è previsto un sit-in davanti alla Prefettura promosso dalle segreterie di Fim, Fiom e Uilm: l’obiettivo è fermare la procedura attivata dall’invio delle prime lettere di licenziamento. “Chiederemo alla Prefettura di sostenerci in questa battaglia”, rilancia Morsa. “Ma occorre il contributo di tutti i livelli istituzionali e politici. Abbiamo il dovere di fare fronte comune per evitare il peggio per 70 lavoratori e per l’intera provincia che, ancora una volta, rischia di essere penalizzata da una multinazionale senza scrupoli che guarda solo al profitto, La multinazionale ha deciso di abbandonare il territorio senza alcun piano di ricollocazione o garanzia per i lavoratori e, come sindacato, non possiamo accettarlo”..
Lo stabilimento di Luogosano, operativo in Irpinia da diversi anni, è specializzato nella trasformazione di acciaio zincato in preverniciato per il mercato edile ed elettrodomestico. Alla base della decisione di disinvestire, ci sarebbe la difficile congiuntura che vive il mercato siderurgico, penalizzato da una generalizzata sovracapacità produttiva, dai significativi volumi importati in Europa e, tra gli altri, anche dall’elevato costo dell’energia, oltre che da una contrazione della domanda. Una situazione di difficoltà che, in un recente passato, ha costretto l’azienda a ricorrere negli ultimi anni a diversi periodi di cassa integrazione e alla sottoscrizione di contratti di solidarietà per provare ad arginare la crisi.