“Ora serve aprire una pagina politica nuova partendo certo dall’esperienza di questi dieci anni di De Luca alla Regione e costruire un fronte progressista che ci porti alla vittoria”. Cosi’ Francesco Boccia, presidente dei senatori del Pd in una intervista al Mattino di Napoli.
“La posizione del Pd – continua Boccia – al di la’ della decisione dei giudici, era e resta quella che tutti conoscono. Anzitutto esplicitata nel confronto parlamentare in Senato giusto un anno fa quando votammo contro il Terzo mandato. Senza contare la chiarezza con cui si e’ espressa sempre la segretaria Elly Schlein sulle cariche monocratiche: serve guardare avanti e occorre il giusto ricambio.
L’abbiamo visto gia’ in Emilia Romagna dove Michele De Pascale sta lavorando in maniera eccellente sulla rotta tracciata da Stefano Bonaccini. E cosi’ a Firenze con Sara Funaro e a Bari con Vito Leccese che continuano nella scia dell’esperienza, rispettivamente, di Dario Nardella e Antonio Decaro. Solo per citarle i casi piu’ noti”.
E ancora: “La Consulta insomma conferma una linea in cui il Pd ha sempre creduto”. “De Luca – insiste Boccia – e’ il primo ad essere consapevole che per valorizzare il lavoro fatto è opportuno lavorare insieme per aprire una nuova fase. Come sta facendo da mesi Michele Emiliano in Puglia: e’ l’approccio piu’ giusto in un partito che e’ una grande comunita’ e sulle grandi questioni, sui temi sociali in primis, e’ in prima linea come alternativa alla destra. Mi riferisco in primo luogo alle risorse per il Sud, quelle dei fondi di coesione, che questo governo vorrebbe usare per fronteggiare la mannaia dei dazi imposti da Trump.
Per questo ora piu’ che mai s’impone un’unita’ delle forze progressiste nel Mezzogiorno. L’abbiamo ribadito, la segretaria insiste e lo fara’ ancora: dal giorno del congresso – conclude il senatore del Pd – siamo testardamente unitari perche’ solo cosi’ si battono le destre. E non sono accettabili veti da nessuno”.