Quindici alunni del liceo Imbriani, accompagnati da due docenti, sono partiti per il Belgio nell’ambito del progetto europeo Erasmus+, un’iniziativa che promuove la mobilità giovanile e lo scambio interculturale tra scuole europee. Durante il soggiorno gli studenti sono stati ospitati da famiglie locali nella cittadina di Malle, nella regione delle Fiandre, immergendosi completamente nella vita quotidiana del paese confrontandosi con sistema scolastico diverso da quello italiano. L’esperienza della durata di una settimana ha previsto numerose attività formative e culturali: i ragazzi hanno partecipato a lezioni nella scuola partner interagendo con i coetanei belgi e prendendo parte a laboratori didattici incentrati sull’inclusione, sull’ambiente e sulla identità europea. Uno degli obiettivi principali del progetto è, infatti, quello di favorire il senso di cittadinanza europea e la consapevolezza della diversità culturali come ricchezza comune.
Durante il soggiorno gli studenti hanno avuto l’opportunità di approfondire usi e costumi locali grazie alla calorosa accoglienza delle famiglie ospitanti.
Momento culminante del viaggio è stata la visita al Parlamento europeo a Bruxelles dove i ragazzi hanno potuto vedere da vicino il cuore politico dell’UE. La visita guidata ha incluso un tour dell’emiciclo e una spiegazione sul funzionamento delle istituzioni europee, sottolineando l’importanza della partecipazione attiva dei giovani nel processo democratico.
Parallelamente alla mobilità studentesca in Belgio, anche quattro docenti del Liceo Imbriani hanno preso parte a un’importante esperienza formativa all’estero, sempre nell’ambito del progetto Erasmus+. La destinazione: una scuola all’avanguardia nella regione di Murcia, in Spagna, nota per l’applicazione di metodologie didattiche innovative nell’ambito del programma “Aula del Futuro”.
Durante la settimana di mobilità, i docenti italiani hanno avuto l’opportunità di osservare direttamente l’organizzazione e il funzionamento di un ambiente scolastico che mette al centro l’apprendimento attivo, la flessibilità degli spazi e l’uso consapevole della tecnologia. L’esperienza si è svolta in modalità di job shadowing, ovvero osservazione in classe, che ha permesso agli insegnanti di confrontarsi con colleghi spagnoli e partecipare a lezioni e laboratori.
“La scuola spagnola ci ha mostrato un modello di apprendimento in cui lo studente è davvero al centro del processo educativo, con un’attenzione costante allo sviluppo delle competenze trasversali e del pensiero critico”, ha dichiarato uno dei docenti partecipanti. I docenti hanno anche preso parte a momenti di riflessione pedagogica con il team scolastico ospitante, scambiandosi idee su come adattare queste metodologie ai diversi contesti nazionali.
La visita si inserisce nella visione più ampia di Erasmus+ come volano di innovazione anche per il personale scolastico. “Queste esperienze rappresentano un valore aggiunto per tutta la nostra comunità scolastica”, ha spiegato il dirigente Sergio Siciliano. “Gli insegnanti tornano con nuovi stimoli, idee da condividere e strategie da sperimentare, che arricchiscono l’offerta formativa e rendono la nostra scuola più aperta e dinamica.”
l progetto Erasmus continuerà nei prossimi mesi con altre mobilità internazionali e incontri tra studenti di diversi paesi membri dell’Unione Europea confermando il valore dell’istruzione come ponte tra culture.