Vergogna. Nella città di Dorso, in questa realtà conosciuta come sede di pane e politica nobile, risorgono i comitati di affari. Sponsor una sindaca imbelle, attaccata alla poltrona, incapace di volare alto, ma solo di garantire un immondo continuismo.
E tutto questo grazie ad un Pd, o meglio ad una parte di questo partito, ormai ridotto a luogo di becero clientelismo contro ogni forma di legalità.
In questa oscena regia non mancano i pennivendoli prostrati al servizio degli affaristi. Avevamo fatto una proposta di qualità nel tentativo di salvare il salvabile: un governo di alto profilo composto da giovani reclutati nel campo delle università e della ricerca, con l’obiettivo non solo di garantire trasparenza e legalità, ma anche di mettere alla prova una nuova generazione capace nel merito e nella prospettiva di far nascere una nuova classe dirigente.
L’arroganza della Nargi si è dimostrata nel suo silenzio.
Avevamo paventato la possibilità di scongiurare la nomina di un commissario.
Ora, dico, che avevamo torto. Immaginavamo che per il bene di Avellino non dovessimo sottoporla ad un lungo periodo di stasi. E invece no.
Per quanto riguarda il Pd non ci meraviglia che alcuni soggetti siano esperti di tradimenti e pugnalate. Si legge nella loro storia politica di trasformismo e di miserabile clientelismo.
Questa parte del Pd è la vergogna di una città.
Si è venduta al gioco perverso del governatore Vincenzo De Luca le cui intenzioni sono di sfidare il partito che gli ha consentito tanto e da cui ora ne esce formando liste civiche nel tentativo di mantenere le mani sulla regione per continuare il dominio assoluto che ha caratterizzato questi anni.
De Luca contro Misiani che ha condannato la perversa azione politica che si sta consumando nella città capoluogo dell’Irpinia. De Luca contro Schlein che gli ha sbarrato non da ora il passo per una sua eventuale riconferma. De Luca contro tutti è forte di un sistema clientelare che a salernizzato tutte le cariche più importanti degli enti delle province campane. E’ il De Luca che si serve degli stupidi scudieri pronti a riempire una lista civica in Irpinia con coloro che sono stati sempre al suo servizio inginocchiati senza muovere un dito per le zone interne. E l’altra parte del Pd che cosa fa? Sbraita, si oppone, guarda le oscene operazioni che vanno avanti senza mobilitare il partito nazionale che dovrebbe fare qui ad Avellino una seduta della direzione nazionale per dare rilievo e sostegno contro i comitati di affari e per ristabilire la legalità. E agli avellinesi dico: mobilitatevi, organizzate manifestazioni con cortei di proteste per sensibilizzare la pubblica opinione e per evitare che si possa consumare un ulteriore tradimento ai danni della città.
È un appello che rivolgo alle associazioni, ai cattolici democratici, a coloro che si identificano nella “tenda” e che vedono nel centrosinistra la sola dignitosa possibile strada per uscire da questa crisi.