Dieci anni di reclusione per atti sessuali con le nipotine minorenni (l’accusa contestata è violenza sessuale su minore aggravate dalle circostanze che l’autore fosse un familiare e dall’età di una delle due vittime, oltre ad altre aggravanti contestate dalla Procura di Avellino), una con meno di 14 anni e una con meno di dieci anni. Questa la condanna inflitta dal Gup del Tribunale di Avellino Lucio Galeota nei confronti di un sessantunenne di un comune dell’Alta Irpinia, detenuto da alcuni mesi con la grave accusa di aver compiuto gli atti sessuali nei confronti delle due minori a partire dal gennaio del 2024 Si attende ora il deposito delle motivazioni da parte del Gup del Tribunale di Avellino.
L’uomo approfittando del fatto che le due bambine frequentassero la sua abitazione e che lui frequentasse la loro e anche abusando della loro condizione di minore difesa. Il padre delle due minori aveva notato un cambiamento di umore nelle bambine in presenza dei nonni materni o durante gli accompagnamenti presso la loro abitazione per lo svolgimento di commissioni.
Le bambine ascoltate in audizione protetta, alla presenza di una psicologa, avevano confermato quanto già sospettato dai genitori. I familiari delle due minori si sono costituiti parte civile nel processo di primo grado, rappresentati dall’avvocato Pasquale Generoso Meriano.Il sessantunenne, difeso dall’ avvocato Michele Scibelli, era stato raggiunto dalla misura cautelare al termine delle indagini condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino e dalla Procura della Repubblica di Avellino.
Nei suoi confronti il pm che ha condotto le indagini, il sostituto Maria Teresa Venezia, aveva ottenuto un processo con rito immediato. In aula al termine della requisitoria la Procura aveva invocato una condanna a quattordici anni di reclusione. Il difensore del 61enne ha scelto invece il giudizio con rito abbreviato. Si attende ora il deposito delle motivazioni da parte del Gup del Tribunale di Avellino.