«La prevenzione è un’arma formidabile, può davvero salvare la vita. Ma dopo il Covid è diventato più difficile far passare questo messaggio. La gente ha ancora timore ad affrontare il percorso della diagnosi. Per questo appuntamenti come la Camminata Rosa sono così importanti: ci aiutano a rimettere al centro l’attenzione su salute, screening e vicinanza umana». Carlo Iannace, senologo e oncologo del “Moscati” di Avellino, racconta lo spirito che accompagna l’undicesima edizione della Camminata Rosa, in programma il 14 settembre, diventata ormai un appuntamento simbolico in Campania per la lotta al tumore al seno e la promozione della prevenzione oncologica. «Con la Camminata – spiega – vogliamo abbattere le paure e trasmettere forza e speranza. È una festa, ma anche un momento di riflessione. Donne in rosa che sfilano per le strade con i loro sorrisi, le cicatrici e il coraggio. Quest’anno lanceremo nuovi gadget, tra cui un cappello speciale e una maglietta con un messaggio forte e internazionale. Il nostro è un inno alla vita». Ma la prevenzione, ricorda Jannace, non riguarda solo il tumore alla mammella: «Ci sono tanti altri tumori – della pelle, dell’utero, dell’ovaio, del tratto gastrointestinale – per i quali la diagnosi precoce è decisiva. E questo vale per donne e uomini. Oggi, paradossalmente, sono le ragazze giovani a mostrarsi più sensibili, mentre è più difficile coinvolgere le fasce più adulte». Proprio per questo, secondo il dott. Jannace, bisogna portare la prevenzione anche nelle scuole: «Educare i ragazzi sin da giovani è una scommessa fondamentale. Le dirigenti scolastiche possono fare molto. Se iniziamo a seminare oggi, avremo adulti più consapevoli domani». Infine, un appello forte alla politica e alle istituzioni: «C’è ancora troppa distanza tra le piccole comunità e i servizi sanitari. L’area interna soffre di isolamento, mancano strutture e trasporti. Il volontariato fa tanto, ma serve uno sforzo concreto dello Stato per garantire il diritto alla salute anche dove è più difficile arrivare. Non possiamo permetterci che le lettere per gli screening restino carta morta. Prevenire non è solo un dovere personale, ma un investimento collettivo che abbatte i costi e salva vite». L’appuntamento con la Camminata Rosa è dunque un invito aperto a tutti: «Saremo in tantissimi, ancora una volta. Con la forza dei colori, dei simboli, delle emozioni. Perché la prevenzione non si ferma mai. E la speranza cammina, ogni anno, con noi».