“Ne abbiamo parlato negli anni scorsi prima con l’ex sindaco Gianluca Festa e poi anche con la sindaca uscente Laura Nargi, ma senza risultato. Ora, forti di un consenso che ci arriva trasversalmente dai partiti di centrodestra e centrosinistra, chiederemo un incontro anche al neo commissario prefettizio del Comune di Avellino, Giuliana Perrotta, sperando in una maggiore comprensione, anche perché stiamo parlando di un progetto di sviluppo dal potenziale straordinario. che farebbe uscire dall’isolamento l’Irpinia, le aree interne della Campania e di riflesso tutto il Sud”: con queste parole e con questo entusiasmo, Giulio De Angelis, coordinatore nazionale del ‘Centro Studi Edilizia Reale’, rilancia il progetto del Lotto Zero. Un progetto messo nero su bianco da Ferrovie dello Stato già nel lontano 2003 e che si propone di realizzare un nuovo tratto ferroviario, di 44 chilometri, che colleghi Avellino all’Alta Velocità e all’Alta Capacità, un tratto che parta da Eboli e arrivi ad Afragola, passando per l’hub di interscambio dell’università di Fisciano già previsto dalla linea elettrificata Benevento-Avellino-Salerno (che pure si sta completando con molti ritardi). “In questo modo – spiega – potremo collegare, per esempio, in 15 minuti Avellino con Fisciano. La linea elettrificata Bn-Av-Sa si andrebbe ad integrare perfettamente con la linea Av Napoli-Bari”.

Questa battaglia viene portata avanti da De Angelis insieme ad altre tre associazioni: ‘Svimar’, ‘Insieme per Avellino e per l’Irpinia’ e ‘Cittadino Sudd’. Il 24 luglio prossimo saranno tutti a Roma per portare avanti un percorso istituzionale ad alto livello, che sta coinvolgendo ministri e sottosegretari, e che dopo anni di gestazione si spera potrà ottenere il nulla osta anche dal nuovo presidente della Regione Campania che sarà eletto nei prossimi mesi. “E in prospettiva – aggiunge De Angelis – questo progetto si potrebbe ulteriormente sviluppare con un tratto tra Benevento e Termoli, collegando così i due mari, Tirreno e Adriatico”.
Secondo De Angelis le ricadute positive del Lotto Zero sul territorio irpino sarebbero enormi: “Consentirebbe per esempio il recupero del patrimonio industriale della Valle dell’Irno, del Solofrano e del Montorese, oltre che della Valle del Sabato, tutte aree che ora sono in crisi. E così come Genova non ha una retroportualità a causa delle montagne che ha alle sue spalle, qui si potrebbe creare un’area logistica tra Avellino e Salerno, per esempio per la manutenzione delle carrozze ferroviarie, dei conteiner, a servizio delle aziende del settore… Insomma, la tratta Benevento-Avellino-Salerno alimenterebbe una mega area industriale al servizio del porto di Salerno, utilizzando tra l’altro strutture già esistenti”.
“Con questo tratto di 44 chilometri – conclude – Avellino ritornerebbe ad essere il centro dell’area vasta. Noi stiamo chiedendo al governo di finanziare la realizzazione di questo progetto che già esiste. E tra l’altro il Lotto Zero si andrebbe ad integrare perfettamente con il progetto del Comune di Avellino sul Parco della Stazione, per riqualificare e rilanciare concretamente l’area di Borgo Ferrovia e la porta est di ingresso al Comune capoluogo”.