Più di cento firme si sono aggiunte alla lettera a Elly Schlein e Giuseppe Conte, promossa dal gruppo di autori di Il Monarca, per scongiurare l’accordo con Vincenzo De Luca in occasione delle prossime elezioni regionali in Campania. Docenti, giornalisti, sindacalisti, gente comune si stanno aggiungendo in questi giorni, con messaggi personali, dichiarazioni e commenti sui social, adesioni calorose, contro il pessimo governo di questi dieci anni della regione. Un sentimento di ripulsa ad accordi che parlano di “continuità” con politiche fallimentari che hanno depredato il territorio e non sono piaciute ai campani, che non hanno risolto i gravi e annosi problemi di una importante regione, con pratiche clientelari del vecchio mezzogiorno italiano. Ma soprattutto un’istanza di reale e netto cambiamento che arriva dal basso, dalla società civile che smentisce clamorosamente, insieme agli ultimi sondaggi, la trionfalistica e falsa narrazione di un politico che ha ormai fatto il suo tempo.
La lettera è una accorata sollecitazione a rompere con “il passato per innestare azioni nuove, con una classe di amministratori competenti e capaci di utilizzare le copiose risorse verso un netto miglioramento della qualità della vita dei cittadini campani. Hanno firmato medici che si trovano cacciati da un momento all’altro o vedono chiusi interi reparti perché poco graditi ai vertici; sindacalisti che sanno quanto la ricerca del lavoro continui a forzare l’emigrazione di migliaia di giovani campani; hanno firmato amministratori che non sono stati con il cappello in mano alla corte di De Luca, hanno firmato professori, magistrati, avvocati, dirigenti, semplici cittadini. La sanità, l’economia, una rete di trasporti efficienti, una cultura libera sono le richieste che arrivano da uomini e donne in una regione che stenta a sollevarsi dagli indici negativi che la attanagliano da troppi anni. Tra le tante voci, Dario Vassallo, fratello del Sindaco pescatore; esponenti del Pd campano come Emma Buondonno, segretario della sezione PD San Ferdinando di Napoli, e Peppe Madonna, commissario della sezione PD di Marcianise; rappresentanti dell’associazionismo sociale come Mani tese, Coordinamento per la Pace, rappresentanti dell’ANPI e dei sindacati campani”
Si ribadisce come “Il campo largo in Campania non è compatibile con la personalità di De Luca e con i deluchiani; l’accordo con il presidente uscente è un inaccettabile e controproducente passo indietro; il segno di una politica che non riesce a staccarsi dal passato. Con la nostra lettera chiediamo ai leader nazionali una radicale discontinuità; noi continueremo la nostra battaglia con la presentazione nel prossimo settembre di un dossier sul decennio di governo regionale, e la richiesta di un ampio confronto sui futuri programmi”