E’ stato il magistrato Catello Maresca l’ospite del Caffè Letterario, tenutosi a Sant’Angelo dei Lombardi, nell’ambito degli eventi culturali, organizzati con successo ormai da anni dalla Pro Loco Alta Irpinia. L’incontro, salutato da una notevole partecipazione di pubblico, è stata l’occasione per presentare il volume “Falcone. Prima il dovere”. A fare gli onori di casa e presiedere i lavori Tony Lucido, presidente della Pro Loco che ha posto l’accento sulla testimonianza, il messaggio, il genio di Giovanni Falcone, a partire dalla nuova metodologia di indagine, di analisi dei fenomeni criminosi della mafia, da lui utilizzata. A partecipare al confronto l’ingegnere Antonio Garofalo, Governatore della Misericordia, che si è soffermato sull’azione avviata da Gabriele Lucido, sempre contrassegnata dal valore dalla generosa gratuita dell’azione di solidarietà ed assistenza. La Prof.ssa Ramona Del Priore, presidente dell’impresa Sociale “Carmasius” ha parlato del terzo settore e del valore dell’amore per il territorio e della sua promozione, con criteri e metodologie nuove.
A fare da moderatore il giornalista RAI Vincenzo Perone, attento osservatore delle vicende sociali, economiche e giudiziarie del territorio campano, che ha saputo offrire spunti di riflessione sul nuovo modo di affrontare la questione della criminalità organizzata in Campania, attuato da Maresca in particolare tra le province di Napoli e Caserta. Mutuando la tecnica e metodica di analisi di Falcone, ha centrato le indagini sui flussi finanziari, per colpire la camorra proprio nel loro punto di forza “il denaro” la cui gestione si è rivelata, il vulnus della camorra. A sottolineare il lavoro importantissimo portato avanti da Maresca anche Rosanna Repole, sindaco di Sant’Angelo.
Il magistrato Catello Maresca, ha preso la parola partendo dalla sua esperienza personale, le sue emozioni di ventenne quando nel maggio 1992, alla notizia della strage di Capaci, con la morte di Falcone, fece la scelta di completare rapidamente gli studi universitari e fare il magistrato. Maresca si è soffermato sulla metodologia di analisi del fenomeno mafia di Falcone, colpendo i capitali accumulati cosi da rendere debole il sistema criminale, rompendo e minando l’architettura di potere e copertura di cui godeva la mafia. Inevitabile il riferimento anche all’ostilità con cui ha dovuto fare i conti Falcone, tra calunnie e delegittimazioni, fino all’isolamento. Ha ricordato, inoltre, l’aiuto ricevuto dall’attore Alessandro Siani, anche nell’individuare il titolo del libro. “E’ fondamentale – ha spiegato – la crescita della consapevolezza culturale del valore della giustizia. Di qui l’importanza di portare la mia testimonianza nelle scuole”,
Nella sua narrazione non sono mancati momenti fortemente emotivi in cui ha ricordato la mamma, il ruolo della famiglia e il modo di fare il magistrato che si dedica ogni sforzo a capire e colpire il malaffare, favorito dalla cultura della omertà.
Il Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza Caputo, originario di Sant’Angelo dei Lombardi, per tanti anni investigatore di primo livello, ai vertici della organizzazione dei Servizi,, ha voluto ricordare l’intelligenza, le capacità, “il genio” di Falcone di cui egli è stato attivo collaboratore. Molto interessanti ed apprezzate le riflessioni finali del giornalista Vincenzo Perone “Grazie di tutto caro Tony, mi ha fatto gioia presentare il libro di Catello a Sant’Angelo dei Lombardi, che racconta con tanta passione civile il genio di Giovanni Falcone. Un dibattito interessante, a tutto campo, ricco di spunti e riflessioni, cui si è aggiunta la chicca della testimonianza di un grande investigatore che ha lavorato a stretto contatto con il giudice assassinato dalla mafia.”
Ha chiuso i lavori Tony Lucido ricordando il dramma dello zone interne, che anche con l’assurda soppressione dei Tribunali minori, perdendo il vantaggio della efficiente “giustizia di prossimità ” sono facilmente aggredibili dalla criminalità dei territori limitrofi. Lucido ha espresso il sincero compiacimento per la grande e straordinaria capacità empatica, con profonda cultura umanistica, accompagnata dallo straordinario senso della giustizia di Maresca, “La tua relazione sui motivi ispiratori del libro, i valori in esso contenuti o espressi, insieme alla narrazione del tuo impegno civile, culturale, giudiziario, hanno fornito spunti di riflessione al pubblico per una migliore conoscenza di storie, fatti, azioni e persone e valori di riferimento. Perché, come diceva De Sanctis, conoscere i fatti della storia serve per “costruire la coscienza” delle persone e delle Comunità!”.