I giudici dell’Ottava Sezione del Tribunale del Riesame di Napoli hanno rigettato l’istanza di annullamento della misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Avellino della custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del ventiquattrenne Angelo Peluso.
La misura cautelare era stata disposta dal Gip del Tribunale di Avellino, su richiesta della Procura, dopo che il giovane era stato individuato come il presunto responsabile di un episodio avvenuto il 16 agosto scorso: alcuni colpi di pistola esplosi contro l’auto di Francesca Sardella, venditrice ambulante di hotdog e tiktoker, parcheggiata in via Leprino.
Davanti ai giudici del Riesame era stato discusso il ricorso presentato dai difensori di Peluso, gli avvocati Gaetano Aufiero e Gerardo Santamaria, che già in sede di interrogatorio di garanzia avevano sollevato eccezione di nullità’ rispetto alla mancata fissazione dell’ interrogatorio preventivo per il reato di detenzione abusiva di arma, ritenendo che non rientrasse tra le deroghe alla legge Nordio per cui si può emettere la misura. Una posizione che non ha trovato concorde il pubblico ministero Luigi Iglio, presente all’interrogatorio di garanzia, né il Gip, che aveva respinto l’eccezione.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Squadra Mobile, i colpi sarebbero stati esplosi da una Lancia Y nera in movimento. Le indagini, condotte dalla sezione che si occupa di criminalità organizzata e coordinate dall’ispettore Genovese, hanno portato all’identificazione di Peluso grazie all’analisi di filmati e alle testimonianze raccolte sul posto.



