Rosa Bianco
Il 4 ottobre 2025 la Sala delle Arti di Manocalzati si trasformerà in un crocevia di voci, memorie e suggestioni. Con il reading d’eccezione “Tacer cantando” prende il via la nuova stagione concertistica “Innamorati della Musica”, a cura dell’Associazione Igor Stravinsky, sotto la direzione artistica del M° Nadia Testa. Un omaggio che intreccia la musica immortale di Maria Callas e la scrittura dolente e luminosa di Pier Paolo Pasolini, a 50 anni dalla morte, affidato alla forza evocativa di un grande interprete del nostro tempo: Enzo Decaro.
Attore, regista, autore e docente, Decaro nasce a Portici nel 1958, si forma negli studi classici e si laurea in Lettere moderne a Napoli, prima di intraprendere un percorso artistico che lo porta a muoversi con naturalezza tra palcoscenico, televisione e cinema. Dopo l’esordio con il trio “La Smorfia”, accanto a Massimo Troisi e Lello Arena, costruisce una carriera poliedrica, che lo vede protagonista di fiction di successo, interprete di cinema d’autore, regista teatrale e cinematografico, voce narrante di progetti musicali e letterari. Negli anni affianca alle sue esperienze artistiche una profonda attività di ricerca culturale, dalle riletture dei classici del pensiero alle drammaturgie contemporanee, fino a progetti di respiro internazionale. È stato diretto da Paolo Sorrentino in “È stata la mano di Dio”, ha lavorato con figure come Sofia Loren e Gigi Proietti, ed è riconosciuto come uno degli interpreti più sensibili e versatili della scena italiana.
Il suo ingresso nella stagione di “Innamorati della Musica” avviene con una performance che promette di unire rigore intellettuale ed emozione scenica: un dialogo immaginario tra Callas e Pasolini, nutrito dalle lettere che i due si scambiarono sul set di “Medea”. Un amore impossibile, sospeso tra pudore e dolore, che prende forma attraverso il filtro della parola poetica e della musica lirica.
Accanto a lui, la voce intensa del soprano internazionale Samantha Sapienza, che interpreterà le arie immortali del repertorio callasiano, da Norma a Tosca, da Medea a Otello, con l’accompagnamento pianistico e la cura testuale del M° Nadia Testa.
Con “Tacer cantando” la stagione concertistica dell’Associazione musicale Igor Stravinsky si inaugura dunque sotto il segno dell’arte totale: la parola che diventa canto, il canto che diventa teatro, il teatro che si fa memoria viva. È questo il dono più autentico della cultura: non celebrare soltanto, ma far rivivere ciò che ancora ci interroga e ci appartiene.