Si può migliorare la sicurezza all’interno del carcere di Avellino, e in quelli del resto della provincia: ne è convinto il procuratore generale di Napoli Aldo Policastro, che insieme ai procuratori capo delle cinque province campane e ai massimi rappresentanti delle forze dell’ordine, ha firmato un protocollo d’intesa ad hoc. L’obiettivo è di rafforzare il coordinamento tra i vari attori in campo in modo da restituire maggiore vivibilità all’interno degli istituti e di rendere, di conseguenza, più efficace l’azione rieducativa della pena.
Nel protocollo si legge che l’intesa mira a “prevenire e reprimere i reati commessi negli istituti penitenziari della provincia di Avellino tutelando la funzione rieducativa della pena, la sicurezza di agenti, detenuti e strutture, e rendere più rapido ed efficace il lavoro investigativo”. Nutrito il parterre delle autorità coinvolte dal procuratore generale della Repubblica presso la Corte di appello di Napoli Policastro: la Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Napoli Patrizia Mirra, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Avellino Domenico Airoma, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Benevento Gianfranco Scarfò, il Prefetto di Avellino Rossana Riflesso, il Provveditore Regionale dell’Amministrazione penitenziaria Lucia Castellano, il Comandante della Legione carabinieri Campania Giuseppe La Gala, il Comandante Regionale Campania della Guardia di Finanza Alessandro Barbera, il Questore di Avellino Pasquale Picone, il Comandante Provinciale Carabinieri di Avellino Angelo Zito, il Comandante Provinciale Guardia di Finanza di Avellino Leonardo Erre e il Comandante del Nucleo Investigativo Regionale polizia Penitenziaria della Campania Pierluigi Rizzo.
Si sono tutti impegnati “ad assicurare il costante raccordo operativo e l’effettivo scambio di flussi informativi tra la polizia penitenziaria e gli altri organi di polizia giudiziaria operanti sul territorio per un più efficace contrasto dei reati commessi all’interno degli istituti penitenziari della provincia di Avellino”.
Tavolo permanente
E’ stato costituito un tavolo permanente per l’analisi dei reati commissi all’interno degli istituti penitenziari della provincia di Avellino e per assicurare il costante raccordo operativo e l’effettivo scambio di flussi informativi tra tutti i soggetti sottoscrittori: i Procuratori della Repubblica di Avellino e Benevento, che presiedono il tavolo permanente, potranno valutare anche la possibilità di disporre un intervento coordinato e, se necessario in casi particolari, anche congiunto tra tutte le forze dell’ordine. Sono state definite modalità uniformi per la redazione delle comunicazioni delle notizie di reato, in modo da garantire la omogeneità degli atti e la completezza dei dati da sottoporre all’attenzione delle Procure interessate e, dunque, una documentazione del fatto accaduto quanto più chiara e dettagliata possibile.
Formazione
Previsti, inoltre, momenti di formazione e confronto che vedano coinvolti tutti i soggetti sottoscrittori del protocollo, funzionali ad un approccio uniforme e condiviso verso un fenomeno, quale quello della commissione dei reati all’interno degli istituti penitenziari, che presenta obiettive e specifiche complessità già solo in ragione del luogo di commissione del reato.
Funzione rieducativa della pena e interventi immediati della magistratura
Il luogo che per definizione dovrebbe costituire la risposta alla commissione di crimini non può e non deve divenire esso stesso teatro di ulteriori illeciti penali: i reati perpetrati in ambiente intramurario costituiscono un indubitabile vulnus dell’effettività della funzione rieducativa della pena sancita dal dettato costituzionale. La tipologia di reati in esame, dunque, merita una specifica e più attenta gestione sin dalle prime fasi anche al fine di assicurare l’immediato intervento della Magistratura, soprattutto nelle ipotesi di maggiore gravità, e di assicurare una trasparente e rapida attività di accertamento che tuteli anche gli stessi detenuti siano essi vittime che autori dei reati.




