Finisce un’epopea giudiziaria ultradecennale: raggiunto un accordo tra il Comune di Avellino e i proprietari dello storico Palazzo Sandulli che sorge lungo corso Vittorio Emanuele. All’esito di un procedimento giudiziario infinito (al termine del quale, nel gennaio del 2024, il Comune di Avellino era stato condannato in via definitiva al pagamento di oltre 3,2 milioni di euro) si è ora giunti ad una transazione con gli eredi: un accordo secondo il quale il Comune pagherà un totale di 1 milione e 350mila euro, in tre rate. La prima rata, da 585mila euro, sarà pagata entro 45 giorni dall’approvazione del Bilancio di Previsione; la seconda, da 615milla euro, entro il 30 aprile 2026; e la terza, da 150mila euro, entro la fine di aprile 2027.
Alla base della ultradecennale querelle giudiziaria, il risarcimento chiesto dai proprietari del palazzo per i danni causati dal blocco dei lavori di ristrutturazione imposto dal Comune nel 1984: i ricorrenti avrebbero voluto un risarcimento anche per “i danni consistenti nell’aumento dei costi di costruzione e nella perdita dei contributi pubblici”, ma la Corte d’Appello di Napoli gli ha riconosciuto “solo” i danni derivanti dalle mancate rendite rendite degli immobili, e cioé per “i canoni di locazione non percepiti nel periodo in cui era stata inibita la procedura di risanamento degli immobili”, affitti non percepiti per 42 anni: dal novembre del 1984 al 30 aprile del 2024.