Dalle profondità della terra alle sfide del domani. In Campania, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, prende vita un progetto unico in Italia: un percorso di formazione scuola-lavoro che unisce scienza, archeologia e sostenibilità ambientale.
Dal 17 al 30 novembre, la Fondazione Mida – Musei Integrati dell’Ambiente, in collaborazione con Eduiren, la divisione educativa del Gruppo Iren, offrirà agli studenti delle scuole superiori un’esperienza formativa immersiva tra ricerca, natura e innovazione.
L’iniziativa coinvolgerà le Grotte di Pertosa-Auletta, il Museo Speleo-Archeologico e il Museo del Suolo, permettendo ai ragazzi di alternare lezioni teoriche e attività pratiche tra laboratori scientifici, scavi archeologici e visite alle centrali idroelettriche. Un’occasione unica per avvicinarsi al metodo scientifico, comprendere l’importanza della ricerca sul campo e scoprire come passato e futuro si intreccino in un’unica narrazione.
Tra i momenti più attesi, la possibilità di partecipare agli scavi archeologici nelle grotte, dove i ritrovamenti raccontano oltre ottomila anni di storia del rapporto tra uomo e ambiente. “È una proposta innovativa e unica nel suo genere – spiega Maria Rosaria Carfagna, presidente della Fondazione Mida – perché mette i ragazzi a contatto diretto con attività che nel quotidiano hanno implicazioni importanti, ma che spesso non vengono comprese fino in fondo. È un invito a scoprire e imparare in modo nuovo, con curiosità e consapevolezza.”
Non mancheranno momenti dedicati alla scienza e alla sostenibilità: gli studenti esploreranno i meccanismi naturali che regolano la vita sulla Terra, dal funzionamento dei suoli alla produzione di energia pulita. La visita alle centrali idroelettriche di Iren Energia Tanagro e Grotta dell’Angelo, tra le più antiche del Sud Italia, mostrerà come acqua e territorio possano generare energia sostenibile. Nei laboratori di compostaggio, invece, i ragazzi scopriranno i principi dell’economia circolare e del riciclo virtuoso.
“Il nucleo idroelettrico del Tusciano rappresenta un esempio concreto di come natura e tecnologia possano convivere in equilibrio – sottolinea Fiorenza Genovese di Eduiren –. Raccontarlo partendo da uno scavo archeologico e seguendo lo scorrere di un fiume sotterraneo significa invitare i giovani a riflettere sul loro futuro e sullo sviluppo sostenibile.”
Con questo progetto, la Fondazione Mida e Iren propongono un modello educativo all’avanguardia, dove discipline scientifiche, ambientali e umanistiche dialogano tra loro, formando cittadini più consapevoli e sensibili ai temi della sostenibilità. La Campania diventa così non solo teatro di straordinarie bellezze naturali e archeologiche, ma anche laboratorio vivo per il futuro dei giovani, dimostrando che la formazione e l’innovazione possono camminare insieme, mano nella mano con il territorio.
Anna Bembo