Nel corso della seconda udienza del procedimento preliminare per l’omicidio del sindaco Angelo Vassallo, svoltasi oggi presso il Tribunale di Salerno, il Comune di Pollica è stato formalmente ammesso a costituirsi parte civile nel processo.
«Si tratta di un risultato significativo, che riconosce la piena legittimazione del Comune di Pollica a partecipare, in maniera attiva e responsabile, a un percorso di verità e giustizia che riguarda tutta la nostra comunità. È anche il frutto di un lavoro meticoloso svolto insieme all’avvocato Demetrio Fenucciu, che ha curato con competenza e sensibilità la nostra istanza di costituzione», dichiara il sindaco Stefano Pisani.
L’ammissione del Comune è stata accolta con soddisfazione dall’Amministrazione, che sottolinea l’importanza di un approccio fondato su basi giuridiche solide e su una documentazione chiara e coerente.
«Questo passaggio ci consente di essere parte diligente nel procedimento, per sostenere la magistratura e contribuire con senso civico e istituzionale a un cammino che non è solo giudiziario, ma anche di memoria e responsabilità. Proseguiamo, forti di una legittimazione che premia la serietà del lavoro svolto e la volontà di mantenere viva l’eredità morale di Angelo Vassallo», aggiunge Pisani.
Omicidio Vassallo, il comune di Pollica e Libera ammessi come parte civili nel processo
Libera, rappresentata dall’Avvocato Giulio Vasaturo, è stata ammessa come parte civile nel processo per l’efferato omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica-Acciaroli, ” L’ordinanza di oggi – commenta Libera in una nota- che accoglie la nostra richiesta e’ un segno concreto di vicinanza alla famiglia di Angelo e alla comunità di Pollica per chiedere verità e giustizia. Seguiremo le fasi del processo, che si avvia ora ad entrare nel vivo, provando a testimoniare anche con i nostri corpi una scelta di campo, che è quella di chi decide di stare dalla parte delle vittime e dei loro familiari, dalla parte della giustizia e della verità. Lo dobbiamo ad Angelo, alla sua famiglia, alla nostra terra. Siamo convinti che ricostruire i tasselli di un omicidio, accertare la verità su gravi fatti delittuosi di matrice mafiosa significa anche restituire alla comunità e ai suoi cittadini quanto è stato loro rapinato: cioè il diritto di vivere in una terra libera, nella quale il valore della parola, della denuncia, della solidarietà, della legalità devono trovare piena affermazione. “




