“La nostra formazione ha a cuore tante proposte concrete per la Campania, tra cui la sicurezza, la formazione dei giovani e la riqualificazione delle aree interne”. Così Marco Perrotti, candidato al consiglio regionale con “Dimensione Bandecchi” illustra alcune delle proposte contenute nel programma stilato dal Presidente della provincia di Terni per corsa alla guida della regione Campania. «Nel nostro programma diversi e concreti punti programmatici. In particolare, spiega Perrotti- i giovani, il turismo e le associazioni, settori, per cui voglio battermi e che hanno bisogno di maggiore visibilità e presi in considerazione in modo positivo dalle istituzioni regionali. Istanze, per cui voglio spendermi, con determinazione, per permettere a questa provincia di rinascere sia dal punto di vista turistico. Ma, anche per la formazione dei giovani, per impedire che, in mancanza di una prospettiva, vadano via dall’Irpinia».
L’esponente del partito guidato da Stefano Bandecchi si impegnerà anche per l’emergenza idrica che tra interruzioni e disagi, tiene sotto scacco da mesi l’Irpinia. «Bisogna lavorare sulle infrastrutture e sull’acqua che è il bene primario, che èl’acqua. Non è possibile che la provincia di Avellino, che fornisce acqua alla Puglia ed altre province, resti senza risorse. Ed il primo lavoro che va fatto è mettersi al passo con i tempi,con misure e strumenti appositi, per evitare lo spreco di risorse. E’inconcepibile che intere comunità non abbiano il minimo quantitativo, soprattutto i estate, per riuscirsi a lavare la sera. Poi anche il settore della viabilità e dei trasporti va potenziato. Queste criticità sono problematiche, che ci trasciniamo da anni e che dovrebbero vedere l’azione concreta di chi è al del Governo e di chi dovrebbe dirottare risorse per risolvere queste problematiche. E’ naturale, che dove ci sono servizi, viabilità e collegamenti veloci si potenzia il turismo,si favorisce l’ industria e si dà una mano alla promozione del territorio. E su questi temi, che lanciamo la sfida per il cambiamento della Campania e dell’Irpinia, che finora è stata tagliata fuori, da possibilità di sviluppo in ogni settore».



