Parte, per la terza volta in pochi anni, l’Urban Center di Avellino. Il Comune, dopo l’ennesimo stop coinciso con la caduta dell’Amministrazione Nargi, ha riattivato questo Ufficio che ha il compito di coordinare le attività urbanistiche e di accompagnare la città verso una omogenea e sostenibile transizione ecologica. Paroloni per dire, in buona sostanza, che il Comune mette in piedi una cabina di regìa (composta da architetti, ingegneri, geometri ed esperti del settore) per guidare lo sviluppo urbanistico della città, per dargli un senso e per assicurarsi che sia sostenibile e green.
Un esempio lo si potrebbe fare con il nuovo stadio Partenio-Lombardi, che al momento è solo un progetto di belle speranze, ma che si propone di abbattere l’attuale stadio e di ricostruirne uno super moderno e con all’interno ristoranti, musei del calcio, attività commerciali… Ma se qui è l’Ente Comune con i suoi uffici tecnico-amministrativi dedicati che può intervenire per rendere l’intervento armonioso con il resto della città, l’Urban Center potrà interessarsi in maniera più diretta di progetti come il Parco regionale del Fenestrelle, sull’adeguamento del Puc (Piano Urbanistico Comunale) o sui singoli Pua (Piani urbanistici atuativi).
Insomma: si tratta di dare un senso a tutti i progetti in essere, sia quelli di edilizia commerciale che di infrastrutture sportive, sia residenziale che di servizio. Un compito, questo della cabina di regia, che era stato già pensato tra il 2019 e il 2024 dall’ex sindaco Gianluca Festa, ma che si bloccò quando lo stesso Festa litigò con l’allora presidente dell’ordine degli architetti di Avellino, Erminio Petecca: l’Urban Center chiuse bottega. Stop ai tavoli tra il Comune e gli ordini professionali. Poi, dopo una breve parentesi commissariale, a Palazzo di Città si insediò la sindaca Laura Nargi: il dialogo con gli ordini professionali riprese, anche e soprattutto grazie all’assessore ‘tecnico’ all’Urbanistica Marianna Illiano, ma nemmeno il tempo di riparlare di Urban Center che si spense di nuovo la luce: la maggioranza consiliare litiga, si spacca, e la sindaca cade. Ora c’è di nuovo un commissario straordinario, Giuliana Perrotta, e a quanto pare il suo lavoro non si sta limitando solo all’ordinaria amministrazione e alla spending review: proprio ieri, con una determina firmata dal dirigente del Servizio Strategico Europa Michele Arvonio (anche comandante della polizia municipale), viene “preso atto della proroga del progetto concessa dalla Regione Campania e della rimodulazione delle voci di spesa”.
E’ stata nel frattempo anche potenziata la task force che si occuperà dell’Urban Center: agli iniziali quattro dipendenti (l’architetto Andrea Mazza, la dottoressa Lorena Battista, la geometra Filomena Caputo e l’architetto Donatella Romano, tutti del gruppo di lavoro interno al Servizio Strategico Europa) ne vengono aggiunti altri cinque: l’architetto Rosalia Baldanza (con il ruolo di coordinatrice dell’Urban Center), l’architetto Luigi De Cesare (responsabile del servizio Piani e Programmi), l’architetto Simona Filippuzzi (responsabile del servizio mobilità), l’ingegnere Giuseppe Valentino (responsabile del Servizio Verde), l’architetto Paolo Guarino (esperto Pnrr) e l’architetto Angelo Rapa (servizio Piano e Programmi – Ufficio autorizzazioni paesaggistiche).
Tra i compiti loro assegnati si leggono “azioni di progettazione esecutiva, gestione, monitoraggio, servizi di facilitazione e animazione dei processi partecipativi, servizi di comunicazione“. Il progetto predisposto dal Comune di Avellino per questa cabina di regia si chiama “Urban Center Avellino – Inter/Azioni per la transizione ecologica”, ed era stato inizialmente ammesso a finanziamento regionale nel 2023, per un importo di 29.500 euro (di cui 20mila finanziati dalla Regione Campania e 9.500 a carico del Comune). Poi, al netto delle tribolazioni politiche (e non) sopramenzionate, il 26 agosto scorso è stata fatta richiesta di proroga; la Regione, il primo settembre, ha dato il proprio assenso; il 22 ottobre scorso è stata approvata la rimodulazione delle voci di spesa e ora si può ripartire. Incrociamo le dita.



