Ad accompagnare Roberto Fico nella sua tappa avellinese, c’è stato questa sera anche il leader nazionale del M5S: l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Dopo la tappa a Borgo Ferrovia, emblema dei ritardi della Regione Campania con l’elettrificazione della tratta ferrovia ferma da anni, Fico e Conte si sono riuniti all’Hotel De La Ville: “Il governo delle tasse sta mettendo in ginocchio le imprese – ha attaccato Conte -. C’è il crollo della produzione industriale. Questo governo dovrebbe prendere invece i soldi dagli extra profitti delle banche dal riarmo per tagliare le tasse e per cercare di far ripartire la nostra la nostra economia”.
“E qui in Campania – ha aggiunto – per provare a vincere queste elezioni, il governo annuncia 100 euro in più per le pensioni minime, il condono edilizio… beh, sono proposte disperate, promesse che tra l’altro stanno dividendo lo stesso centrodestra le forze di maggioranza del governo. La promessa sulle pensioni minime non può essere mantenuta, così come quella sul condono. Diciamo che sono in forte difficoltà, ma credo che la comunità campana, i cittadini campani non si lascino prendere in giro, anche perché li hanno visti all’opera”.
Sull’autonomia differenziata: “Ecco, questo è un atto molto più concreto e serio rispetto a quelle promesse farlocche. Bisogna chiedere a Cirielli e a tutti gli esponenti di centrodestra, come si ritrovano con una Lega che sta portando avanti in tutti i modi, anche in modo molto surrettizio e subdolo, questo progetto di autonomia differenziata, dopo che la Corte Costituzionale l’ha bocciata. Ora provano ad inserire norme sui lep nella manovra di bilancio, e Calderoli va per la sua strada cercando di siglare delle pre-intese con alcune regioni. Ma l’autonomia differenziata fa molto male, soprattutto a regioni come la Campania, che rimarrà sempre più indietro”.
Le proposte: “Per quanto riguarda la sanità dobbiamo innanzitutto completare con i soldi del Pnrr i progetti delle case di comunità, gli ospedali di comunità. La prima richiesta per i cittadini sono prestazioni efficienti e soprattutto rafforzare la medicina territoriale, non certo la sanità privata come sta facendo il centrodestra al governo. Poi bisogna potenziare le infrastrutture e le aree interne. E per quanto riguarda le fasce più deboli della popolazione è chiaro che la nostra sensibilità rimane alta. Dobbiamo creare buona occupazione, perché questo chiedono i cittadini”.
Michele Gubitosa, deputato e vice presidente 5s, sottolinea il calore che la gente dimostra sempre verso Conte (in sala l’ex presidente del consiglio dei ministri è accolto da un fragoroso applauso ndt), “da premier, durante il periodo della pandemia – ricorda – ha fatto un lavoro eccezionale, scelte che pesavano come una montagna. Tutti ricordano la foto che ritraeva Conte riposarsi sfinito sul divano”.
E poi l’affondo contro il centrodestra: “Condono? Pensioni? Si giocano le ultime carte per recuperare un risultato scontato. Fossi al loro posto mi preoccuperei ad esempio del fatto che in Italia ci sono 6 milioni di persone a rischio povertà e il 9 per cento dei cittadini che sono in povertà assoluta hanno un contratto full time. Ora Giorgia Meloni abbandoni la propaganda e riapra subito la discussione sul salario minimo: non un nostro capriccio ma un toccasana per milioni di lavoratori poveri”.
Per Piero De Luca, segretario del pd regionale, “le aree interne, troppo spesso bistrattate, rappresentano una priorità del centrosinistra. Occorre investire, come abbiamo già richiesto attraverso una specifica proposta di legge nazionale del Pd in infrastrutture, servizi, misure di decontribuzione per chi sceglie di lavorare in questi territori, sostegno ai giovani e alla digitalizzazione”.
Continua: “Abbiamo messo in campo un programma serio per le aree interne e per l’intera Regione Campania, con l’obiettivo di consolidare e rafforzare il lavoro svolto nei dieci anni precedenti in ambito sanitario, infrastrutturale, di trasporto pubblico locale e nel sostegno alle imprese e alle famiglie. Vogliamo rilanciare, ponendoci traguardi ancora più ambiziosi. A destra non emergono proposte né una revisione critica rispetto agli anni passati: ascoltiamo soltanto propaganda e demagogia”.
L’ultima proposta sul condono rappresenta “un vero e proprio baratto politico-elettorale, inaccettabile, tanto più se si considera che la Presidente del Consiglio aveva promesso di non ricorrere mai più ai condoni e annunciava un piano casa da 15 miliardi. Da ultimo, la proposta di aumentare le pensioni minime di 100 euro: se davvero intendono farlo, possono inserirlo nella legge di bilancio, visto che finora le hanno aumentate soltanto di 3 euro”.





