La Campania, “cuore del Mezzogiorno” è una regione decisiva per il futuro politico del Paese. A sottolinearlo è stato il senatore Antonio Misiani, responsabile nazionale economia del Pd intervenuto questa mattina al comitato elettorale di Antonio Gengaro, candidato dem al Consiglio regionale.
“Quello guidato da Giorgia Meloni è il governo più antimeridionalista della storia d’Italia”, ha dichiarato il senatore, accusando l’esecutivo di penalizzare il Sud attraverso scelte economiche e istituzionali sbilanciate e ribadendo che dalla Campania, il 23 e 24 novembre, deve arrivare “un segnale forte di sfratto” del governo.
Misiani ha sottolineato l’impegno del Pd nella costruzione di un laboratorio politico in Campania, sul modello del “campo largo” realizzato a Napoli, un’alleanza capace di unire Pd, M5s e altre forze della sinistra. “A Napoli, ieri, si sono incontrati tutti i leader dei partiti dell’alleanza”, ha ricordato, definendo l’incontro un simbolo tangibile della compattezza della coalizione progressista, frutto del lavoro determinato della segretaria nazionale Elly Schlein. Per il senatore, la vittoria in Campania è non soltanto possibile, ma rappresenterebbe un segnale significativo anche in vista delle prossime elezioni politiche.
Nel suo intervento, Gengaro ha richiamato il valore morale e politico della propria candidatura: “Una scelta di coerenza, fondata sulla dirittura morale, sulla trasparenza e sull’impegno personale”. Ha poi sottolineato l’importanza del legame diretto con i cittadini: “La gente sa dove trovarmi. La mia candidatura nasce da questo rapporto diretto, da questa fiducia reciproca. Oggi i trasformisti, gli opportunisti, quelli che hanno cambiato fazione, si ritrovano tutti nel centrodestra. Avellino rifletta e dia il voto a chi è in grado di portare avanti l’eredità di Guido Dorso”.
Misiani ha aggiunto che la lista del Pd irpino è “una squadra plurale, forte e molto rappresentativa”. E rispetto al centrodestra: “Il Governo è contro il Sud. L’autonomia differenziata, il definanziamento della sanità pubblica e il taglio del fondo perequativo infrastrutturale lo dimostrano”.
L’obiettivo dichiarato è chiaro: “Che Fico vinca, e che il Pd ottenga un risultato significativo in questo territorio straordinariamente bello e ricco di potenzialità. Un punto centrale del programma di Fico riguarda le aree interne della Campania, considerate una priorità assoluta.
Misiani ha ricordato la piattaforma elaborata dal Pd, inserita integralmente nel programma del candidato presidente. L’idea è quella di rilanciare questi territori attraverso il rafforzamento dei servizi pubblici essenziali, il miglioramento delle infrastrutture e dei trasporti, rendendoli nuovamente attrattivi soprattutto per i giovani: “Non esiste una condanna inevitabile allo spopolamento”, ha ribadito il senatore.
Sul piano nazionale, Misiani ha richiamato l’esperienza dei “16 emendamenti condivisi” da Pd, M5s, Italia Viva e Alleanza Verdi Sinistra alla legge di bilancio 2026, un esempio concreto di convergenza su temi strategici come IRPEF, riforma fiscale, sanità pubblica, scuola e politiche industriali. Da qui l’auspicio che, a partire dall’esito delle regionali, le opposizioni possano ”sedersi attorno a un tavolo e costruire, partendo dal lavoro fatto insieme in Parlamento, un programma di governo per il Paese”.




