Per la morte di Francesco Estatico, i familiari chiedono opposizione alla richiesta di archiviazione formulata dalla Procura e l’imputazione coatta dei medici che seguirono il suo percorso clinico nelle settimane precedenti al decesso.
A richiedere un nuovo esame degli atti è l’avvocato Giuseppe Liccardo, del Foro di Avellino, che rappresenta la parte civile.
Nel suo atto, il legale richiama il ruolo di tre medici del pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli di Benevento, struttura nella quale Estatico era stato sottoposto a tre interventi chirurgici nell’arco di dodici giorni.
Il primo, un bypass gastrico, risale al 17 ottobre 2023.
In seguito il decorso clinico si complica, rendendo necessari altri due interventi.
Il 3 novembre, poco più di due settimane dopo il primo accesso in ospedale, l’uomo muore.
La causa indicata è una sepsi diffusa.
Nell’opposizione all’archiviazione, il legale richiama le conclusioni dei medici legali incaricati dalla Procura, secondo cui il decesso sarebbe collegato a una «sepsi ingravescente conseguente agli interventi di chirurgia bariatrica».
Per la parte civile, la complicanza non sarebbe stata affrontata con tempestività durante il secondo ricovero, circostanza che avrebbe favorito l’insorgere dello shock settico che si è rivelato fatale.
Spetterà ora al gip valutare se esistano i presupposti per procedere nei confronti dei medici coinvolti e decidere se accogliere o meno la richiesta di imputazione coatta.



