Il direttore sportivo dell’Avellino Vincenzo De Vito ha incontrato gli studenti del liceo “Enrico Fermi” raccontando il ruolo del manager nel calcio attuale. A margine dell’evento ai microfoni di SportChannel214 ha fatto il punto anche sul mercato biancoverde: “Vedo da parte di questi ragazzi tanta voglia di apprendere, al di là del risultato di una partita ci sono tanti ruoli e tanto lavoro dietro e vedo che i giovani hanno di avvicinarsi al mondo del calcio scoprendo anche altri ambiti lavorativi. Il calcio apre tante possibilità, il consiglio che do è studiare e avere competenza di quello che si fa.
Sul mercato abbiamo lavorato in sinergia società-allenatore, pensiamo di aver fatto un buon lavoro, spero tra un mese di poter essere piu’ esaustivo con la prova sul campo del nostro lavoro. Ora c’è il Cesena, poi il Venezia, recuperiamo gli infortunati e il mister saprà come affrontare al massimo queste partite sempre piu’ importanti con il passare del tempo.
Abbiamo un gruppo di ragazzi eccezionali: Morero, Vajushi, De Risio si sono già intergrati, ma il ritorno di Ardemagni, Moretti, Bidaoui, Morosini sarà fondamentale per avere una squadra completa e senza rimpianti. Sabato chi giocherà venderà cara la pelle, il campionato è duro ma sappiamo come affrontarlo. Il mio futuro? Ho detto ai ragazzi che ruolo del direttore sportivo deve essere il piu’ distaccato possibile, ma solo nel non deve farsi prendere dall’emotività: al di là del fatto che sono tifoso dell’Avellino svolgo comunque un ruolo particolare di raccordo tra società, allenatore e giocatori. Questi ragazzi devono ambire a diventare direttori, segretari e allenatori di qualunque società non solo dell’Avellino, bisogna lavorare molto con la testa e poco con il cuore, aspettandosi anche insulti e pochi applausi; se si lavora con coscienza e cuore pulito si può arrivare lontano”.