Domani, alle ore 19.30, presso la Chiesa di San Nicola da Tolentino, ad Atripalda, in collaborazione con lo Zia Lidia Club di Avellino, “Il vento fa suo il giro” di Claudio Casazza e il “Migliore. Marco Pantani” di Paolo Santolini per proseguire con
Una famiglia amorevole, tanti amici e ancor di più tanti sostenitori, che intervengono nel film per raccontare di lui, del romagnolo che ha portato il ciclismo italiano alle stelle.
Casazza consegna, invece, nel “Vento fa suo il giro” una storia in cui lo sport diventa strumento politico, pretesto per offrire uno spaccato della società nei difficili anni del fascismo “Il corto – spiega il regista – è costruito come se si trattasse di un documentario con un chiaro messaggio antifascista. Un messaggio evidente nello stesso titolo, se è vero che ‘Il vento’ richiama il nome di una brigata partigiana. Ho immaginato un giro d’Italia organizzato durante gli anni del fascismo con la popolazione pronta a boicottare la manifestazione per esprimere il proprio dissenso. Il cortometraggio si affiancherà alla proiezione del film di Santolini dedicato a Pantani, a prendere forma un ritratto dell’uomo, ancora prima che del campione, affidato ad amici, collaboratori, familiari. Santolini ci racconta con grande sensibilità cosa è stata l’epoca Pantani per Cesenatico e non solo. Pantani era molto diverso dal classico ciclista, sia nel modo di correre che nella maniera di vivere, lontano da regole e convenzioni”. Non ha dubbi Casazza “Lo sport fa parte del racconto sociale di un paese, il cinema che racconta il proprio paese non può non narrare lo sport. Una narrazione che si carica di forti suggestioni quando si tratta di personaggi diventati leggendari”