Un omaggio a tutte le donne, alla loro capacità di abbattere barriere. E’ il murale realizzato dall’artista Nadia Marano inaugurato questa mattina a Montella, dedicato all’iraniana Masha Amini uccisa per aver mostrato una ciocca di cappelli, voluto dall’associazione La Ginestra in collaborazione con l’amministrazione comunale. A confrontarsi sul murale con gli studenti del liceo D’Aquino l’artista Nadia Marano, il vicesindaco Anna Dello Buono e la sociologa Maria Ronca. E’ stata il vicesindaco Dello Buono a sottolineare come le trasformazioni culturali “hanno bisogno di tempo e dell’impegno di tutti. L’immagine di questa donna che taglia i capelli si fa simbolo della ribellione delle donne al potere patriarcale, della volontà di scrollarsi di dosso i lacci che impediscono loro l’autodeterminazione, che le privano della libertà”. Nadia Marano parlano di un murale che racconta il coraggio e la tenacia delle donne. “Ho scelto questa immagine per raccontare tutte le donne”
La morte di Masha Amini è diventata simbolo della condizione di discriminazione delle donne. Dopo essere stata arrestata per aver indossato l’hijab in modo sbagliato (considerato troppo allentato[2]) e condotta presso una stazione di polizia, la giovane è in seguito deceduta in circostanze sospette il 16 settembre, dopo tre giorni di coma, suscitando l’indignazione dell’opinione pubblica.
La ragazza presentava ferite riconducibili a un pestaggio, nonostante le dichiarazioni della polizia affermassero che fosse deceduta a seguito di un infarto