Accordo Arcelor-Mittal, parola ai lavoratori. I segretari provinciali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil si confronteranno con la manodopera domani alle 13, a Luogosano, sull’intesa definita l’altro giorno in Regione. Cassa integrazione dal primo agosto al 31 dicembre, misura di sostegno al reddito e un piano di incentivi per eventuali uscite volontarie: questi, in estrema sintesi, i punti chiave sui quali i lavoratori saranno chiamati ad esprimersi, prima della firma del sindacato e dell’azienda. L’intesa ha registrato più di una perplessità nelle fila del sindacato, a partire dal periodo di cassa integrazione, che si immaginava potesse essere più lungo dei sei mesi previsti, in modo da avere più tempo per chiudere la trattiva per l’ingresso di un nuovo investitore.
L’accordo rappresenta un passaggio fondamentale per bloccare i licenziamenti e dare un po’ di ossigeno ai lavoratori, ma non risolve di certo la vertenza. La soluzione passa infatti per l’ingresso di un imprenditore pronto a subentrare alla multinazionale indiana e a rilanciare lo stabilimento di Luogosano specializzato nella produzione di preverniciato zincato di laminati piani d’acciaio e lavorazioni in acciaio. Al momento, sul tavolo, ci sono tre proposte (in pole position ci sarebbe un imprenditore campano), ma per entrare nel merito delle manifestazioni d’interesse, e dei relativi piani industriali, ci vorrà ancora del tempo. Il via libera dei lavoratori all’accordo appare scontato: subito dopo bisognerà accelerare al massimo per stringere sul nuovo imprenditore e l’avvio del piano di reindustrializzazione dello stabilimento di Luogosano.