“Io sono fra quelli che ritengono sarebbe stato utile affrontare il Pnrr per risolvere quattro o cinque grandi problemi strutturali dell’Italia, ma notoriamente non siamo un paese serio, quindi stiamo bruciando miliardi e alla fine dell’intervento del Piano nazionale di ripresa e resilienza, se lo completeremo, e ho i miei dubbi, non avremo risolto nessuno dei problemi strutturali del Paese”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo a Ecomondo, in corso a Rimini, al panel dedicato al ‘Progetto di autonomia idrica e di gestione delle grandi reti in Campania. Quello dell’autonomia idrica doveva essere uno dei quattro o cinque grandi progetti da finanziare con i fondi del Pnrr”.
“Il progetto di autonomia idrica della Regione Campania è “di grandissimo valore” e “credo possa essere un esempio positivo di intervento di avanguardia sul tema delle risorse idriche “Dobbiamo dirlo soprattutto ai giovani: le forniture idriche, l’irrigazione e la siccità sono alcuni dei grandi problemi dei prossimi decenni, che abbiamo il dovere di affrontare per responsabilità nei confronti delle prossime generazioni – continua -. Siccome è un tema decisivo per il nostro futuro abbiamo deciso di investire, complessivamente, 3 miliardi di euro nel progetto tra fondi della Regione, fondi delle aziende e fondi privati, per raggiungere, in un periodo medio di 3-5 anni, la piena autonomia idrica della Regione Campania, dal punto di vista delle forniture potabili, delle forniture per uso agricolo-industriale e dal punto di vista del rifacimento delle reti. Tra le cose interessanti che stiamo cercando di portare avanti c’è un grande progetto per realizzare almeno una ventina di invasi collinari, in modo da avere a disposizione una riserva idrica importante se dovessimo affrontare anche noi problemi di siccità”.