ROMA: Lopez 6,5 , Spinazzola 6,5 , Cetin 5, Smalling 7, Kolarov 6, Mancini 7, Veretout 7, Zaniolo 6,5 (81’ Under s.v.), Pastore 6,5 ( 89’ Santon s.v.), Kluivert 6 (77’ Perotti 6), Dzeko 6.
In panchina: Mirante, Fuzato, Jesus, Perotti, Under, Santon, Florenzi, Antonucci.
All. Paolo FONSECA 6,5
NAPOLI: Meret 7, Di Lorenzo6 , Manolas 5,5 , Koulibaly 5,5 , Rui 6, Callejon 5,5 , Zielinski 7, Ruiz 5, Insigne 6,5, Mertens 6 , Milik 6.
In panchina: Ospina, Karnezis, Llorente, Lozano, Elmas, Luperto,Maksimovic, Hysaj, , Younes, Tonelli, Gaetano.
All. Carlo ANCELOTTI 5,5
Arbitro: ROCCHI di Firenze 6,5 Guardalinee: Meli-Peretti IV uomo:Abbattista- VAR Aureliano AVAR Lo Cicero
Marcatori: 19’ Zaniolo (R) 55’ Veretout (R) rig., 72’ Milik (N)
Note: terreno in condizioni discrete in una giornata nuvolosa accompagnata da pioggia durante il secondo tempo. Spettatori presenti oltre trentamila. Ammoniti Kluivert (R), Insigne (N), Rui (N), Spinazzola (R), Milik (N), Under (R), Cetin (R). Espulso Cetin al 96’ per somma di ammonizioni. Al 26’ Meret ha parato il calcio di rigore tirato da Kolarov. Calci d’angolo 10 a 4 per la Roma. Recuperi: 2’ e 6’., orm
ROMA. Addio ai sogni di gloria, addio alle belle parole di Re (!) Carlo che hanno contagiato un’intera piazza, la quale inizia ad osservare le statistiche che denunciano il peggior avvio di campionato, con una distanza che sa di “cappotto” nei confronti delle battistrada, con addirittura un distacco dalla zona Champion’s. D’accordo che Giacomelli e Banti portano sulla coscienza la caduta, soprattutto psicologica, del Napoli, è anche vero che la prestazione dell’Olimpico è altalenante, non si può disconoscere che la buona sorte ha voltato le spalle agli azzurri, ma la disamina tecnica porta sul banco degli imputati le poche convinzioni del tecnico sullo schieramento da utilizzare, non spiegandosi come mai alcuni calciatori, a centrocampo, giochino una gara su alti livelli, e la successiva sembrano spaesati, nel mentre la difesa ( vero è che gli infortuni si sono moltiplicati) mostra alcune lacune che risultano significative ai fini del risultato. Se Meret si erge a grande protagonista, dopo la “papera” di mercoledì al S. Paolo, parando un rigore e rischiando di intercettare anche il secondo , è anche vero che non è concepibile prendere un gol con Manolas e Koulibaly che chiudono su Zaniolo, ma uno dietro l’altro, non coprendo la visuale al calciatore giallorosso, che infila la sfera nell’unico spazio disponibile. Ed ora, chiuso il capitolo “campionato”, ci si tuffa nella Champion’s, per la quale, l’accesso agli ottavi passa per la sfida di martedì contro gli austriaci del Salisburgo, il che rende felice certamente il Presidente che potrà introitare altro denaro, ma infelice in quanto sta trovando difficoltà a digerire questo stato di cose, considerando che ha soddisfatto le richieste dell’allenatore in sede di calcio mercato e che ha sborsato non pochi euro per portare in casa azzurra il Lozano, per il quale risulta davvero inspiegabile il difficile inserimento, al punto da essere considerato solo un valido rincalzo. CRONACA. Partenza sparata della Roma, geometrie efficaci, con Mancini che detta i tempi, partendo dalle retrovie, Spinazzola e Kolarov che imperversano sulle fasce, Zaniolo che si accentra sovente, stringendo con Kluivert e Pastore il passaggio per i centrocampisti del Napoli. Risultato, il vantaggio dopo appena una ventina di minuti, sull’asse Mancini, Spinazzola, Zaniolo, con quest’ultimo che spedisce il pallone all’incrocio sulla sinistra di Meret, inutilmente proteso in volo. E le avvisaglie si erano già registrate all’8’ con un intervento alla disperata di Manolas che fermava in angolo Dzeko, ed al 12’ con un lancio di Mancini per Pastore, pescato in area, che manda alto grazie ad un contrasto efficace, sempre dell’ex Manolas. Gli uomini di Fonseca non arretrano, anzi pigiano sull’acceleratore, e il pipelet azzurro è il vero baluardo, insuperabile, sia al 23’ su azione di contropiede, con il passaggio di Kluivert per l’accorrente, sull’out sinistro, Kolarov che angola il tiro destinato ad insaccarsi, riuscendo a mandare in corner, e superandosi al 26’ fermando, in due tempi, il penalty assegnato alla Roma dall’arbitro ( questa volta il VAR Aureliano è decisamente più capace e meno “tifoso” di Banti, convocando Rocchi alla macchina per fargli notare un fallo di mani di Callejon, che a dire il vero, nessuno aveva notato) e calciato da Kolarov sulla destra del portiere partenopeo.Sembra quasi che si debba assistere ad un’imbarcata del Napoli, ma così non è: la reazione è vivace e sorprende la Roma, forse anche turbata dal mancato raddoppio, costretta ad arretrare il baricentro della manovra, tutto a vantaggio degli uomini di Ancelotti. 28’ Fallo di Zaniolo su Rui, punizione calciata da Insigne per la testa di Di Lorenzo, la battuta sta per entrare in rete a Lopez battuto, ma Smalling recupera in extremis, evitando anche la chiusura di Mertens che era alle spalle. 29’ azione ficcante Zielinski, Mertens, Insigne, e tiro angolato che termina di poco a lato. 33’ Lancio di Rui per Mertens che di petto accomoda il pallone per Milik, ma il tiro sfiora il palo. 41’ ci si mettono la traversa, su colpo di testa di Milik, che senza alcun avversario a contrastarlo, non centra la porta, ed il montante, quando, sul rinvio dei difensori si catapulta Zielinski che al volo lo colpisce il pieno. 44’ ultima opportunità, per un Mertens, cui sembra diventare un ossessione superare Hamsik nella graduatoria dei goleador di tutti i tempi, che dopo un bel assist di Callejon, manda alto sulla traversa da ottima posizione. L’intervallo non potrà che rinvigorire il Napoli, ma ad inizio di ripresa si ha la sensazione che ricada nella stessa abulìa dell’inizio della partita, ed infatti la Roma prende in mano le redini del match, insidiando più volte la retroguardia azzurra, e mettendola definitivamente in ginocchio, al 55’ con un nuovo rigore causato dal braccio largo di Rui in contrasto con Pastore che metteva il pallone al centro con un cross. Questa volta Meret intercetta, ma il tiro di Veretout, potente, non gli consente di respingere la sfera ma solo di farla terminare sotto la traversa. Il gol di Milik (72’) su azione Di Lorenzo-Lozano rimette in moto le speranze, ma il fischio finale di rocchi arriva su una punizione del polacco deviata in angolo, non battuto, dalla barriera. Sottolineare la stupidità dei tifosi (!) romanisti con l’intonare i cori anti partenopei, non può che invitare a chiudere quanto prima questo vergognoso stillicidio che proviene dagli spalti, e pensare che forse è preferibile sospendere la gara, non per pochi minuti, ma definitivamente, assegnando la vitttoria a tavolino per gli avversari.
Di Adriano Mongiello.