“Ritiro il Bilancio di previsione. Dichiaro ufficialmente aperta la crisi politica”: con queste parole la sindaca Laura Nargi è intervenuta questa mattina in un’aula consiliare semivuota: mancavano tutti gli assessori e tutti i consiglieri di maggioranza, sia quelli dei due gruppi festiani (Davvero e Viva la Libertà) che quelli di Siamo Avellino. “Ho chiesto io alla maggioranza di non presentarsi – ha detto la sindaca –. Perché è giusto riflettere su quello che sta accadendo. Abbiamo deciso di ritirare il documento relativo al bilancio”. A questo punto, sollecitato anche dai gruppi di opposizione consiliare, il prefetto di Avellino dovrà farà partire la diffida: il documento contabile dovrà essere approvato entro 20 giorni, altrimenti si va tutti a casa.
La seduta del consiglio comunale di questa mattina, in seconda convocazione, non ha visto la presenza nemmeno del presidente dell’Assise, Ugo Maggio (anche lui eletto con la lista Davvero), tant’è che l’assemblea è stata guidata dal vicepresidente, il consigliere del Movimento Cinque Stelle Antonio Aquino. Ma il consiglio è durato giusto il tempo di dichiarare la seduta aperta e di dare la parola alla sindaca Nargi, che ha ritirato il Bilancio di Previsione (e gli altri tre punti previsti in discussione, tra i quali il Dup), e ha quindi svuotato l’ordine del giorno. Seduta sciolta.
Immediatamente dopo i gruppi di minoranza hanno tenuto una conferenza stampa al primo piano di Palazzo di Città: al tavolo gli otto consiglieri eletti con il campolargo (Antonio Gengaro, Enza Ambrosone, Antonio Aquino, Antonio Bellizzi, Ettore Iacovacci, Nicola Giordano, Amalio Santoro e Luca Cipriano). Tutti concordi nel dire che è sostanzialmente finita la consiliatura e che la sindaca si sarebbe dovuta presentare dimissionaria già questa mattina. L’ultima, flebile, speranza che l’amministrazione possa rimanere in piedi si scoprirà in questi venti giorni di passione: se la sindaca Nargi e l’ex sindaco Festa dovessero trovare un accordo si potrebbe ripartire, probabilmente con un riazzeramento della giunta.
Fuori dalla sala stampa sono rimasti invece i quattro consiglieri eletti con la coalizione del Patto Civico: Rino Genovese, Gerardo Melillo, Giuseppe Giacobbe e Sergio Trezza. Solo Genovese ha fatto capolino nella stanza della conferenza del campolargo, ma non ha preso la parola. E’ nota, comunque la sua ferma opposizione alla maggioranza Nargi, e aveva annunciato già il proprio voto contrario al Bilancio di Previsione.
A vuoto anche l’appello che ieri aveva, tra le righe, rivolto la sindaca al centrosinistra (“vengo dalla scuola politica del Pd e vorrei che si tornasse a fare la politica seria di una volta”). Lo stallo è servito.