E’ l’intera irpinia a fare il tifo per Sethu, artista originario di Parolise, protagonista della seconda serata del festival di Sanremo con la sua “Causa perse”. Marco De Lauri, 24 anni, in arte Sethu, nasce a Savona nel 1997, ma i suoi genitori sono di Parolise, dove ha trascorso tutte le estati della sua infanzia e a cui è profondamente legato, come ha raccontato nell’intervista rilasciata ai microfoni di Itv. Nei suoi brani rivivono le ansie e le incertezze della sua generazione, tra rabbia, tristezza ed euforia, in un continuo alternarsi di momenti intimi e introspettivi e passaggi frenetici e caotici. Il suo idolo è Kanye West. Il nome, Sethu, è un omaggio ad un album dei Nile “At the gate of Sethu”. Dal suo esordio nel 2018 con l’EP Spero ti renda triste…, Sethu ha sperimentato diversi suoni. Dalla fortissima impronta rap/punk, con un timbro urlato in brani come Hotspot, dove la scuola rap ligure si mescola all’approccio di band come la FSK Fino a brani come Blacklist, Calmo e Pioverà per sempre, più melodici. Nel 2022 ha partecipati a Sanremo Giovani con “Qualcosa è andato storto” ed è approdato alla serata finale del festival. A condividere la passione per la musica il fratello Jiz, suo produttore, salito con lui sul palco. Commovente il loro abbraccio al termine dell’esibizione, in cui il giovane artista ha dato prova di tutta la sua grinta. E’ Sethu a spiegare come il brano “Cause perse” parli di rivalsa nonostante i numerosi fallimenti”, “a dire il vero, sono proprio io stesso che a volte mi sento una causa persa: è una guerra col mondo ma in primis con me stesso. Non è detto che le persone che hai vicino, come ad esempio i genitori, possano capire sempre queste guerre. Credo sia una questione generazionale”.