AVELLINO – Sit in di protesta questo pomeriggio davanti allo stadio Partenio Lombardi di Avellino, mentre si stava giocando una partita della Libyan Premier League. Ecco i motivi, nelle partole dei contestatori: “Il nostro è un flash mob che teniamo di fronte allo stadio Partenio Lombardi di Avellino, dove si stanno svolgendo, a porte chiuse, i playoff della Libian Premier League. Il governo ha cercato in tutti i modi di non divulgare la notizia”.
Una ventina di attivisti del partito dei Radicali Italiani ha sfilato al grido di “Cosa avete da nascondere?” e con le mani verniciate di rosso. “Perché avete tenuto segreto tutto questo? Perché avete cercato in tutti i modi di non far sapere alle persone che ci sono queste partite, che l’Italia si è resa disponibile ad ospitare qui ad Avellino? E allora noi chiediamo come Radicali Italiani di cessare tutti gli accordi con la Libia che hanno portato a centinaia e centinaia di morti”. Hanno srotolato uno striscione bianco e verde con su scritto: “Anche il calcio è sporco di petrolio”.
“Chiediamo di fare qualcosa davvero per l’Africa, per i migranti, non quello che sta accadendo oggi con il Piano Mattei: spot elettorali, violazioni dei diritti umani, gli accordi con i dittatori. E’ per questo che saremo qui oggi e continueremo anche nelle prossime settimane per tutte le partite dei gironi che si giocheranno qui in Italia della Serie A Libica, perché non possiamo accettare che l’Italia continui a fare accordi sulla pelle delle persone con la Libia, che non gestisca davvero i flussi migratori”.
Una campagna di sensibilizzazione che continua anche sugli account social dei Radicali: “Le finali del campionato di calcio libico in Italia sono l’ennesimo fallimento di un Governo che, invece di pensare a come gestire seriamente il fenomeno migratorio, organizza le partite di calcio della serie a libica. Per questo nulla l’Italia è stata anche costretta a coprire vari cambi di stadio e i costi logistici. Una presenza inopportuna per un paese che prende a bastonate, tortura e lascia morire in mare i migranti. Una politica migratoria che vuole esternalizzare i confini, che butta soldi in inutili hotspot elettorali, che non ha un piano concreto per risolvere i flussi”.
E ancora: “Finanziamenti ad autocrati, l’inutile guerra contro le Ong, la continua violazione dei diritti umani, l’evocazione di un piano, quello Mattei, che esiste sono nei post della maggioranza. Stiamo giocando una pessima partita e la stiamo perdendo, sulla pelle delle persone”.