“Un percorso di rinascita, una storia di rivoluzione, una ribellione”. Spiega così Marianna Fontana la protagonista di “Luce”il film di Silvia Luzi e Luca Bellino, ambientato tra le fabbriche della concia di Solofra, presentato con successo al 77° Locarno Film Festival, presentato questa mattina al Circolo della stampa. Presenti insieme a Marianna Fontana Nicola Moretti, sindaco di Solofra, i registi Silvia Luzi e Luca Bellino, Maria Vittoria Pellecchia, direttrice artistica del Festival Laceno d’Oro, Brian Penna, delegato allo spettacolo del Comune di Solofra. . Questa sera, alle 21, la proiezione presso il cinema Partenio nell’ambito del Festival Laceno d’oro. E’ il regista Bellino a spiegare come “Tra le cose più belle c’è proprio la scelta di aver ambientato questo film a Solofra per consegnare un’immagine diversa dell’Irpinia, un territorio operoso in cui la concia è arte oltre che industria. Di qui l’idea della metafora del cambio pelle della protagonista”
Luce racconta la storia di una ragazza (interpretata da Marianna Fontana) che ha poco più di vent’anni e vive in un sud Italia freddo e montagnoso. Questa ragazza lavora le pelli, e ha un’ossessione che le pulsa in testa. Un giorno d’inverno l’idea le arriva improvvisa su una spiaggia, e da quel momento la sua vita diventa la vita di un’altra. Un drone e un cellulare, e la voce lontana che viene da quel telefono (e che è quella, inconfondibile, di Tommaso Ragno) saranno la sua scelta malsana, e la sua recita.
“Volevamo – spiega la regista – continuare a raccontare il rapporto con il potere, che sia padre o padrone, quel potere che quando è famiglia ti schiaccia e quando è lavoro ti aliena. Abbiamo provato a farlo attraverso il tumulto di una giovane donna in un contesto che la vuole operaia, ignorante, sottoposta, e che la induce a una scelta malsana alla ricerca di un’assenza e di una voce che diventano vita parallela. Forse inventata, o forse più vera del vero. Il metodo di lavorazione è quello che amiamo: una sceneggiatura riscritta giorno per giorno, luoghi veri, persone reali, riprese in sequenza, una recitazione che non è più finzione ma messa in scena di se stessi”.
Grande la soddisfazione del sindaco Moretti: “Questo film ci restituisce una visibilità internazionale. Siamo orgogliosi che sia stato girato a Solofra”. Preziosa la collaborazione dell’intera comunità e di Enzo Marangelo che ha insegnato il dialetto all’attrice protagonista.
Regia, soggetto e sceneggiatura Silvia Luzi e Luca Bellino Fotografia Jacopo Maria Caramella Montaggio Silvia Luzi e Luca Bellino Suono Paolo Benvenuti, Daniele Sosio Musica Stefano Grosso, Alessandro Paolini Produzione Bokeh Film, Stemal Entertainment con Rai Cinema Con il contributo di MIC – DG CINEMA e AUDIOVISIVO Con il sostegno di Regione Campania e Fondazione Film Commission Regione Campania Prodotto da Donatella Palermo Durata 95’