Ancora un riconoscimento di prestigio per l’abate di Montevergine Padre Riccardo Guariglia. “Il mio sguardo va a Montevergine. Questo premio mi riempie di orgoglio perchè conferma la nostra grande attenzione alla montagna e al patrimonio ambientale dell’Irpinia. La Comunità Benedettina di Montevergine – ha spiegato l’Abate Guariglia- è da sempre fucina di cultura spirituale, arte e tradizione. Per noi monaci benedettini è una grande eredità da portare avanti attraverso la nostra testimonianza, il nostro impegno di vita concreto costruendo ponti e reti sociali, per far conoscere sempre più’ il patrimonio d’Irpinia”. Ricorda l’importanza di “restare fedeli alle radici, alle lezioni dei padri e di essere, come insegna San Benedetto, saggi amministratori delle cose spirituali e materiali. Il nostro compito è salvaguardare il patrimonio che ci è stato consegnato. La speranza è che l’inaugurazione della sede del Dmo a Montevergine consenta di valorizzare maggiormente la nostra montagna, troppo spesso umiliata”. Sottolinea l’importanza di dedicare il proprio impegno ai giovani e le tante iniziative scaturite dalle celebrazioni dei 900 anni dell’Abbazia.
Il riconoscimento è stato assegnato nell’ambito della tappa di Montevergine del Festival delle radici, dalla celebrazione della Santa Messa all’inaugurazione delle sede Dmo “Irpinia Montagna da amare”. Un premio per la dedizione alla fede e la capacità di raccontare al mondo la spiritualità benedettina, restituendo alla comunità anche un luogo di grande tradizione come il Goleto. Prosegue l’impegno della Dmo guidata dalla destination manager Emanuela Sica e dal presidente Vincenzo Castaldo. “Valorizzare i territori e la loro identità è proprio la mission della Dmo Irpinia (Destination management organization) che ha intrapreso un percorso volto alla valorizzazione delle tradizioni, della cultura, della memoria delle aree interne dell’Irpinia. Le radici nel mondo globalizzato ed indifferenziato – sottolineano Castaldo e Sica – a tratti sembrano nascoste, dimenticate. A volte sembrano destinate a scomparire, soffocate dal livellamento delle mode e delle tendenze contemporanee, ma le radici emergono sempre e offrono spunti per iniziative coinvolgenti e uniche. Quella di oggi è stata “una data indimenticabile, una giornata dedicata alla scoperta di tesori spirituali e culturali, talvolta nascosti, alla riflessione per celebrare il patrimonio spirituale”.