Valle Ufita. Ancora una riunione, nel pomeriggio di ieri, alla Collina Liguorini, tra i sindaci della valle dell’Ufita, la regione Campania, rappresentata dall’assessore ai Trasporti Luca Cascone e dal delegato del governatore per le aree interne, Francesco Todisco, e Rete Ferroviaria Italiana per discutere dei ristori ai Comuni attraversati dai lavori dell’Alta Capacità. È andata meglio della prima volta, in cui ci sono state delle incomprensioni, chiamiamole così, tra i primi cittadini. Soprattutto con quelli del beneventano, interessati dal tratto Frasso Telesino- Vitulano. Che non hanno partecipato al confronto: condizione richiesta dai sindaci irpini. Ne e’ scaturita la necessità di rivedersi, mercoledi prossimo, a palazzo Santa Lucia per definire la questione. Parametri da usare, i territori che perdono le loro principali caratteristiche, valutazioni oggettive: è questo che si chiede di esaminare. L’incontro di ieri, intanto, è stato collaborativo e si e’ messo in evidenza che, la questione, dovrà ripartire da quello che, i tecnici, chiamano “riammagliamento”.
Tra i sindaci presente quello di Grottaminarda, Marcantonio Spera, coordinatore tecnico del Masterplan.” Sarà importante- esordisce- essere consapevoli di dover continuare un percorso virtuoso verso la realizzazione dell’opera strategica per tutta l’Irpinia. Perciò andremo a riproporrere l’idea originaria di riammagliamento, della Stazione con i territori, quale necessità propriamente successiva alla realizzazione di questa importante infrastruttura oltre che della desiderata e indispensabile Piattaforma Logistica”. Come quando per costruire una casa, continua il sindaco ufitano,”si edificano prima le fondamenta e poi il pianterreno”. Lasciando al Masterplan, il cui coordinatore politico è il primo cittadino di Ariano Irpino, Enrico Franza,”il compito nobile di disegnare il resto della Casa in maniera armonica e funzionale in collaborazione con le Università”.
Si è registrata, inoltre,”una grande intesa con i sindaci tutti che hanno compreso che non bisognerà parcellizzare i fondi i maniera caotica per accontentare piccole e inutili bramosie che porterebbero poi alla “cattedrale nel deserto”. Un altro aspetto fondamentale della questione”ristori” è quella dell’impatto ambientale: per il quale si mostra, unitamente ad Rfi, “grande attenzione perché non opinabile”.
Lo stesso Cascone, così come Todisco, hanno ribadito la loro”attenzione per le zone interne disagiate- dice Spera-. Noi confidiamo, tutti, nella comprensione e nel senso di giustizia, loro e del Governatore, sempre attenti e puntuali. Sono chiamati, oggi, a definire una gestione epocale che farà la storia di queste aree per i prossimi 50 anni e forse più”. E aggiunge, il sindaco di Grottaminarda:”Nessuno può permettersi di sbagliare”. Anche perché tutti, sindaci compresi, hanno capito una cosa: che il tempo stringe e”dal governo arrivano segnali sempre nuvolosi in merito alla piattaforma, mentre i lavori per la stazione procedono con l’impatto ambientale che comincia a farsi sentire, e finora è stato poco evidente, richiedendo interventi rapidi e precisi”.
I primi cittadini sono convinti dell’importanza,”che non bisognerà intervenire soltanto per correggere i danni ma anche per creare nuove strategie di sviluppo”. Secondo Spera, che conclude,”la necessità del lavoro, e della concertazione tra Rfi, Regione e territori, leggi sindaci, che è quanto mai stringente”.