Da anni vicino al centrosinistra, Andrea La Rocca rimane fermo su una scelta fatta da tempo che si è trasformata in passione vera e che, stavolta, lo ha spinto alla candidatura per un banco in consiglio comunale a Palazzo di Città. Dottore in Tecniche di Radiologia presso il reparto di radioterapia oncologica dell’Istituto nazionale tumori “Fondazione Pascale” di Napoli, per animo e professione il giovane candidato della lista Avellino Libera è Progressista ha deciso di scendere in campo per dimostrare concretamente alla sua gente di esserci. Il suo lavoro la porta ad avere centinaia di contatti con persone di tutte le età. Una esperienza fatta anche, putroppo, di momenti dolorosi di fronte a casi complicati. Quanto incide la sua professione sulla sua capacità di ascolto e sulla sua voglia di ricercare soluzioni con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita della gente e quindi, in questo caso degli avellinesi? “Intanto ho scelto di rimanere ad Avellino perché io sento una legame fortissimo con questo territorio che mi viene anche dal bagaglio di valori che i miei genitori mi hanno trasferito negli anni. Detto questo, si, ammetto che il lavoro che faccio mi ha reso molto più attento alle problematiche delle persone. Oggi sono sicuro di avere le carte in regola per potere dare un contributo fattivo all’attività amministrativa se dovessi essere eletto. Ma anche se non dovessi farcela la mia intenzione è continuare ad impegnarmi per cambiare le cose soprattutto per i giovani che non possono più essere e non devono più essere solo un serbatoio di voti. Basta con queste convinzioni vecchie e superate. Noi facciamo parte del tessuto sociale e siamo in grado di presetare idee, formulare proposte, realizzare progetti che riportino questa città ad un ruolo di primo piano. Solo così potrà essere superata questa fase di stallo che sta preoccupando me ma anche tantissimi avellinesi.
Intervista pubblicata sul “Quotidiano del Sud” / 8 giugno 2018