«Che cosa emerge? Che il tema è centrato, che l’urgenza c’è». Il dottore Antonio Cione risponde con la verve che lo contraddistingue, riferendosi ad un argomento per il quale si sta spendendo assieme ai medici del Serd dell’Asl di Avellino.
Cione, medico di medicina generale, presidente dell’associazione medici cattolici, rilancia l’allarme e anche l’invito a fare quadrato su un’emergenza non visibile, ma molto diffusa, perché tenuta nascosta, ovvero la piaga della dipendenza da alcolismo, tossicodipendenza, o da gioco d’azzardo. Le aree interne come l’Irpinia soffrono di questi mali, che attaccano soprattutto i giovani, con incidenze a tratti inaspettati, come risulta per il gioco.
«Tema molto attuale – incalza il dottore Cione, dopo l’ultimo degli incontri pubblici su questi argomenti tenuto a Sant’Andrea di Conza – incontri molto partecipati, e però assenti, comunque pochi, i giovani. Per questo stiamo lavorando alla costituzione di una commissione ad hoc per affrontare la materia in tutti i suoi aspetti, con lo sguardo fisso alla prevenzione. Prossimo appuntamento, infatti, sarà quello di Lioni, con le scuole. La necessità è parlare proprio con i giovani, discutere con loro di educazione alla salute. Il mio progetto – continua il dottore Cione – è portare l’argomento all’attenzione della Società scientifica, per approdare ad un marchio di qualità per l’alta formazione nel campo della prevenzione alle dipendenze. Chiederò al vescovo della diocesi altirpina, mons. Cascio, di farci da guida spirituale, assieme ai padri benedettini dell’abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi. Anche gli psicologi hanno un ruolo importante: vogliamo fare le cose sul serio. E, oltre al sostegno degli amici e colleghi del Serd, tra loro, Luigi Perna e Lorenzo Savignano, che ringrazio pubblicamente per il loro grande aiuto e per il lavoro che fanno ogni giorno, mi aspetto il supporto logistico dell’Asl , che ha già i soldi per questo progetto. L’obiettivo è un’assistenza di qualità».
Un percorso, questo dell’analisi delle emergenze sul territorio intorno alle quali costruire un progetto, partito da Andretta, per proseguire a Caposele, poi a Sant’Andrea di Conza, per concludersi a Lioni. Confronti pubblici attuati con il conivolgimento di sindaci, amministratori comunali e parroci, oltre alle comunità stesse, che possono concorrere allo stesso modo degli altri per fare quadrato intorno a questioni sociali di primaria importanza.