Via libera dall’assemblea dei lavoratori di ArcelorMittal all’ipotesi di accordo sottoscritto lo scorso 30 giugno presso la sede della Regione Campania. Il sì è arrivato al termine di un serrato confronto in azienda convocato dai segretari di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil. L’intesa si sviluppa lungo tre punti: la reindustrializzazione e, quindi, il rilancio dello stabilimento di Luogosano. In questo senso, l’azienda continuerà la sua attività di scouting alla ricerca di un nuovo acquirente. L’accordo prevede anche una misura di sostegno al reddito: l’azienda infatti si è impegnata a versare ai lavoratori, durante la cassa integrazione straordinaria, una quota mensile di 200 euro+100 euro di beni e servizi. Il terzo e ultimo punto riguarda le uscite incentivate: ai lavoratori che decidessero di lasciare l’azienda, sarà riconosciuta una somma di danaro che varia in base all’età anagrafica. Prevista anche una integrazione sulla Naspi. Sarà infine erogato un riconoscimento una tantum di circa 1000 euro a tutti gli addetti.
Chiusa questa fase, l’attenzione è ora tutta rivolta al rilancio dello stabilimento di Luogosano. Al momento, sul tavolo, ci sono tre proposte (in pole position ci sarebbe un imprenditore campano) per subentrare alla multinazionale indiana e rilanciare lo stabilimento di Luogosano specializzato nella produzione di preverniciato zincato di laminati piani d’acciaio e lavorazioni in acciaio. Per entrare nel merito delle manifestazioni d’interesse, e dei relativi piani industriali, ci vorrà ancora del tempo. La cassa integrazione coprirà i lavoratori fino alla fine dell’anno: per trovare il nuovo imprenditore ci sono quindi a disposizione poco più di sei mesi: 180 giorni per avviare una nuova stagione industriale in grado di garantire un futuro a tutti i 67 lavoratori dello storico stabilimento di Luogosano.