Ariano – «Riprendere i lavori del Polo Alberghiero e dell’ex Caserma dei Carabinieri è un dovere che ogni amministrazione comunale, o provinciale, come in questo ultimo caso, ha nei confronti della collettività». Le grandi opere pubbliche iniziate e non completate entrano nel mirino dei gruppi di opposizione consiliare e dei cittadini. Il concetto è stato infatti espresso dal capogruppo dei Moderati per Ariano, Marco La Carità, il quale ricorda di aver sollecitato chi amministra affinché si completassero determinati interventi e invece si è ancora fermi. La Carità spiega anche che potrebbe esserci un dolo nei confronti dei cittadini.
«Fino ad ora sono stati spesi fondi pubblici che potrebbero finire nel dimenticatoio se queste opere non vengono ultimate». Sarebbe davvero una beffa, che per Ariano si andrebbe a ripetere. Già in altre circostanze la città del tricolle si è vista recapitare la richiesta di restituire le somme ricevute per opere non realizzate nei termini. Ma questo è accaduto in anni passati, con altre amministrazioni, tuttavia non è il caso di far finta di nulla. Peraltro si sta parlando di due opere che darebbero lustro al centro storico di Ariano e rilancerebbero in maniera forte l’economia della città. L’area riprenderebbe a vivere, riportando alla mente degli arianesi gli anni in cui la città era il centro dell’intera area ufitana e della valle del Cervaro. L’opera probabilmente più importante è il Polo scolastico di Eccellenza Alberghiero e Agroalimentare. Sorgerà sulle ceneri dell’ex Terrazze Giorgione, un impianto che è stata una vera istituzione ad Ariano. E’ facile trovare signori sessantenni che si incontrano lungo le strade adiacenti il cantiere del Polo scolastico Alberghiero e Agroalimentare, e con amarezza per la ormai lontana gioventù si intristiscono perché “dei Dì che furono li assale il souvenir”, come direbbe Manzoni. E giù a ricordare le sere accosciati lungo le scale del Giorgione, e i primi appuntamenti galanti. Ma anche altre generazioni hanno vissuto quei momenti di gloria, lungo quelle scale e in quei locali nascevano i sogni di giovani, allora capelloni,di fondare un gruppo musicale che avrebbe dovuto scalare le hit parade e portare celebrità e ricchezza. Insomma il Polo scolastico Alberghiero potrebbe riportare entusiasmo. Era stata l’Amministrazione targata Mimmo Gambacorta a trovare il modo di riqualificare quell’area. C’era riuscito il sindaco Gambacorta grazie alla condivisione di un progetto, con tutti i gruppi consiliari che appoggiavano la scelta e grazie alla Provincia, anch’essa guidata da Gambacorta, che sborsava gran parte dei fondi per avviare l’iter e proseguirlo. Con caparbietà il sindaco e la sua amministrazione avevano bandito, come si legge nell’avviso, «un concorso internazionale di progettazione per la realizzazione del polo scolastico di eccellenza alberghiero e agroalimentare in via D’Afflitto – Piazza San Francesco, in sostituzione dell’edificio abbandonato dell’ex Hotel Terrazze Giorgione, con l’intento di rigenerare il proprio Centro Storico, a partire da un’area fragile del tessuto urbano.
Il nuovo Polo Scolastico ha l’obiettivo di risanare un’area altrimenti in stato di obsolescenza e di favorire il permanere della popolazione residente in questa parte della città».
Il concorso risultava articolato in due gradi. Il primo grado, in forma anonima, finalizzata a selezionare le 10 migliori proposte progettuali da ammettere al secondo grado. L’intera procedura concorsuale era stata gestita tramite la piattaforma on-line concorrimi, realizzato dall’Ordine Architetti Milano. Il bando inoltre prevedeva anche i costi di realizzazione. Il costo massimo dell’intervento da realizzare (quadro economico, comprensivo di importo dei lavori, costi di progettazione, direzione lavori, collaudi, costi per la sicurezza, spese del concorso e somme a disposizione della Stazione Appaltante), come si legge nel dispositivo, era fissato nell’importo di 11.400.000,00 euro IVA esclusa. Importo massimo per le opere 8.000.000,00 euro. L’intervento, come detto. risultava finanziato con fondi della Provincia di Avellino, in attuazione dell’accordo bilaterale firmato il 29 dicembre 2015, che prevedeva lo stanziamento di 12 milioni di euro per la realizzazione del Polo Scolastico di Eccellenza Alberghiero ed Agroalimentare della Città Arianese, che avrebbe potuto accogliere fino a 500 alunni.
Inoltre erano stati previsti anche i soldi spesi per i premi. E, quindi, al vincitore sarebbe stato assegnato un premio di 50.000,00 euro, al secondo classificato un premio di 10.000,00 euro , al terzo classificato un premio di 7.000,00 euro i successivi 7 partecipanti alla seconda fase avrebbero ricevuto un rimborso spese di 4.000,00 euro ciascuno.
E per giungere a questo obiettivo era stata creata una giuria di esperti internazionali. Più volte i componenti la giuria erano stati ospiti ad Ariano per capire quali avrebbero dovuto essere i requisiti per vincere il concorso. E i vari docenti universitari italiani ed europei avevano spiegato quali sarebbero state le linee che avrebbero seguito. Oltre cento le associazioni di professionisti e gli studi tecnici di Italia e altri Stati avevano aderito al bando. Varie erano state le selezioni per giungere alla decisione di assegnare al vincitore l’opera. Serviva, per dirla in maniera semplice, per così dire, un progetto che prevedesse una struttura che non alterasse l’assetto urbanistico dell’area. Insomma deve nascere una struttura che si sposa con l’ambiente che lo circonda. Dopo varie selezioni la giuria aveva individuato come vincitore un progetto di uno studio romano di architettura e quindi c’era stata l’assegnazione. Tutto era avvenuto in tempi ragionevoli. E, quindi, c’è stato l’avvio dell’opera. Ricordiamo anche che non è stato semplice abbattere il sontuoso complesso “Terrazze Giorgione”. Passaggi continui di mezzi pesanti che hanno contribuito alla mancanza di serenità degli esercenti dell’area, e anche di tanti automobilisti che si sono spesso ritrovati in ingorghi poco piacevoli. Le contestazioni ci sono state, ma ora sono superate e le squadre di operai sono al lavoro per edificare il nuovo complesso. Un discorso diverso serve fare per l’ex Caserma dei Carabinieri. Anche questa struttura è stata voluta e quindi rientra nelle competenze della Provincia. All’epoca, anche per questa opera, c’è stato l’impegno del presidente Gambacorta, d’intesa con i gruppi consiliari e con le più alte sfere dell’Arma e dello Stato. La struttura non sarà più sede dei Carabinieri, l’Arma ha trovato la sua casa definitiva in altra zona di Ariano, lungo la Panoramica, con spazi diversi e migliori per il compito da assolvere. L’ex caserma dei CC si trova a pochi passi dal realizzando Polo scolastico di eccellenza Alberghiero. Di fronte al Piazzale San Francesco, a pochi metri dalle Poste centrali e dell’Agenzia delle Entrate, edificio dell’ex Tribunale e da Palazzo Bevere – Gambacorta. Insomma ancora in pieno centro storico e che potrebbe contribuire a dare nuova linfa all’intera area. I lavori sono stati interrotti per un certo periodo e infatti sono stati superati i termini di consegna dell’opera. E
tutto questo ha indotto il capogruppo dei Moderati, Marco La Carità, a riprendere la questione, per prevenire eventuali danni erariali.
«Come gruppo dei Moderati abbiamo sollecitato l’Amministrazione a riprendere l’iter amministrativo per riaprire i cantieri, ma dopo le rassicurazioni del sindaco, non abbiamo visto nulla di concreto». E si insinua un dubbio, «Non voglio minimamente pensare al fatto che le opere pubbliche siano di un colore politico o di un altro, perché hanno, appunto, una funzione pubblica, forse qualcuno lo dimentica. Di fronte ad un “impasse notevole” acuito dall’aumento dei prezzi delle materie prime è necessario sapere il budget a disposizione e le intenzioni degli amministratori». La Carità a questo punto spiega perché: «Sotto i riflettori metterei in particolar modo il Polo Alberghiero. Questa struttura, darebbe l’opportunità a molti studenti di applicare le competenze in un ristorante didattico che potrebbe essere aperto al pubblico, insomma un modo per far diventare una scuola fulcro di una città». E quindi lancia un appello agli altri gruppi consiliari e soprattutto alla Provincia. «Per fare questo serve dedizione amministrativa, purtroppo non ne ho vista. Lancio quindi l’appello alla prossima Amministrazione provinciale di prendere a cuore tale progetto e di lavorare in sinergia con l’ente locale. Le sfide si vincono insieme». Tutti impegnati, dunque, per il rilancio del centro storico di Ariano. L’amministrazione Franza segue con attenzione l’evolversi dei lavori di queste due opere, ma ha anche cercato di consegnare strumenti ai giovani per ridare vitalità al centro storico. Piccoli finanziamenti per avviare nuove attività commerciali, le quali sono sorte numerose e già nei mesi estivi appena trascorsi hanno consentito agli arianesi di riappropriarsi di quest’area. Con il completamento delle due grandi opere, il rilancio sarebbe definitivo.