Ariano – Scade oggi il termine per chiudere il tesseramento del partito Democratico. C’è stato un boom di iscrizioni e questo lascia pensare che all’interno dei democrat arianesi si sia aperta l’ennesima guerra tra gruppi per arrivare alla guida de partito.
E c’è stata anche la richiesta di svolgere il congresso, con un gruppo ben definito che avrebbe anche immaginato chi dovrà correre per la carica di segretario. Il Pd della città del trifole è dilaniato da sempre e queste divisioni interne hanno prodotto anche candidature in contrapposizione nella corsa al governo della città.
L’ultima volta infatti una parte del Ps ha appoggiato il sindaco Enrico Franza in una coalizione che prevedeva la presenza del Pd con un proprio simbolo ed esponenti democrat candidati in altre liste alleate. Ma dall’altra parte c’era stata addirittura la candidatura alla carica di sindaco di un iscritto al PD, Giovanni La Vita, il quale è all’opposizione in consiglio comunale e quindi opposto al PD che è in maggioranza.
Una divisione che probabilmente è diventata ancora più profonda con il voto per il rinnovo del Consiglio provinciale. In pratica La Vita avrebbe votato per un candidato opposto al nome ufficiale del PD, Laura Cervinaro. Quest’ultima, nonostante tutto, è stata eletta consigliera provinciale ed è capogruppo in Consiglio comunale. In sintesi la consigliera Cervinaro è la più alta in grado, per dir così, del partito dei democrat arianesi. Non c’è infatti un segretario e per stessa ammissione dei democratici del tricolle non c’è neppure più un commissario.
Per questo i competitors si muovono spediti. Dalla parte opposta a La Vita c’è un gruppo che fa riferimento a storici membri del PD e sarebbe pronto a sbarrargli la strada. Insomma un partito completamente allo sbando. In queste condizioni dunque si lavora da una parte per fare subito il congresso, sperando di vincere facile e dall’altra si prova a frenare per evitare che l’altro gruppo si prenda il partito. Servirebbe una presa di posizione forte da parta della dirigenza provinciale affinché ad Ariano il partito rientri nei binari della normalità, oppure un passo indietro dei competitori. Si dovrebbe insomma pensare, lasciano intendere i pochi che non sono ancora iscritti alle squadre in competizione, a qualche nome che sia capace di unire le due anime. Da una parte c’è già una sorta di investitura, Pasqualino Miano, già in passato guida di partito. Ma si guarda anche ai gruppi che fanno capo a Gaetano Bevere, e all’assessore Pasqualino Molinario. I nomi riguardano tutti personaggi capaci di guidare una formazione politica per esperienza e per capacità dimostrate sul campo, anche se alcuni potrebbero offrire nomi altrettanto importanti dei propri schieramenti. Insomma da domani è tutto possibile per il PD.
—