Dopo i tanti passi avanti fatti negli scorsi mesi, la vertenza Asidep si è impantanata. Le questioni da risolvere, dalle cinque mensilità non pagate all’avvio della cassa integrazione sono tutte ancora sul tavolo negoziale tra Asi, Regione Campania e organizzazioni sindacali.
Lo stallo totale è determinato dalla rinegoziazione dell’accordo stipulato in Regione da parte del presidente Pasquale Pisano. La richiesta di un taglio delle retribuzioni degli operai che avrebbero continuato a lavorare con un’altra ditta e le incognite sulla continuità lavorativa hanno fatto alzare le barricate dei sindacati, che hanno bocciato prima singolarmente e poi in assemblea con i dipendenti questa proposta.
In attesa dell’incontro con il ministero del Lavoro, in programma lunedì 15, i riferimenti sindacali attendono la convocazione di un incontro con l’assessore regionale Antonio Marchiello. E si è ancora in attesa del rispetto dell’accordo sulla mensilità di febbraio. Intanto, la questione diventa anche ambientale. I depuratori industriale delle principali zone industriali sono fermi ormai da mesi e, senza un adeguato controllo e una costante gestione, gli sversamenti potrebbero arrecare importanti danni all’ambiente. Recentemente anche la Procura della Repubblica di Avellino, unitamente all’Arpac, si è mossa per cercare di comprendere i rischi effettivi. Sulle rilevazioni effettuate c’è ancora un doveroso riserbo.
Il destino dei 53 operai è tutt’ora da scrivere, ma si sono riservati l’avvio di una procedura legale per far valere i propri diritti. Si preannuncia una calda estate.