La CISL FP Irpinia Sannio, prima organizzazione sindacale per numero di iscritti e consensi elettorali all’interno dell’ASL BN contesta con forza le decisioni assunte nella recente riunione della RSU, ritenute illegittime e non rappresentative del nuovo assetto democratico espresso dai lavoratori.
La CISL FP Irpinia Sannio ribadisce con fermezza la propria volontà di continuare a rappresentare tutti i lavoratori, iscritti e simpatizzanti, che ci hanno accordato fiducia nelle ultime elezioni.
Nel corso della recente riunione della RSU, sono state assegnate le cariche di Presidente, Vicepresidente e Segretario in palese violazione delle regole democratiche e contrattuali. La votazione è avvenuta con la partecipazione di soli 13 componenti su 18, ottenendo 8 voti favorevoli e 5 contrari: un risultato che non raggiunge la maggioranza assoluta richiesta dall’Art. 8 del CCNQ del 7 agosto 1998, che sarebbe stata quella di ottenere almeno 10 voti favorevoli. Ai sensi dell’art 8 cel CCNQ le decisioni delle RSU sono assunte a maggioranza dei componenti , nonché dall’art 12 comma 2 Accordo Collettivo Nazionale del 12 aprile 2022.
Pertanto, tali nomine risultano nulle e prive di effetti. L’accento è posto anche sulle gravi mancanze nel verbale ufficiale Il verbale trasmesso della riunione RSU risulta incompleto e parziale: non sono state riportate
le dichiarazioni di voto dei componenti contrari, né le proposte avanzate dalla CISL per una rotazione equa delle cariche, che avrebbe garantito un equilibrio tra le diverse rappresentanze sindacali. Tali omissioni compromettono la trasparenza del processo e ne minano la credibilità
La Cisl denuncia un’operazione di esclusione politica orchestrata da un’alleanza tra componenti RSU di altre sigle, “finalizzata a marginalizzare la CISL, nonostante sia risultata la prima forza sindacale nel nuovo assetto rappresentativo. Richiamarsi a prassi superate per giustificare questa esclusione significa ignorare la volontà espressa democraticamente dai lavoratori, alterando la funzione rappresentativa della RSU e minando la legittimità dell’organismo”
La Cisl ribadisce la nullità della votazione per la nomina delle cariche interne alla RSU per mancanza della
maggioranza dei componenti. la contestazione della legittimità dell’attuale composizione della governance RSU, frutto di un processo non rappresentativo. La ferma volontà di partecipare ai tavoli di contrattazione decentrata tramite i propri rappresentanti eletti e legittimati, nell’interesse esclusivo dei lavoratori.
Si precisa che il secondo verbale RSU relativo alla condivisione dei punti all’ordine del giorno della contrattazione è stato sottoscritto con il consenso della maggioranza dei componenti RSU eletti presenti, con il contributo delle nostre rappresentanze, al fine di dare seguito al mandato elettorale. Si precisa che la contestazione della carica di portavoce RSU non incide sulla validità della sottoscrizione e delle decisioni assunte con questo secondo
verbale.
Si ribadisce, infine, la volontà di lavorare, come sempre, con serietà e coerenza per tutti i lavoratori dell’ASL BN, forti del mandato ricevuto. “Il nostro impegno è volto – si legge nella nota – a difendere l’autonomia sindacale, tutelare i diritti collettivi e garantire una rappresentanza vera e trasparente. Rinnoviamo la nostra disponibilità al dialogo, auspicando un confronto costruttivo basato sul rispetto reciproco, sulla proporzionalità e sulla condivisione delle decisioni, in linea con i principi di rappresentanza democratica”