E’ stato protagonista di tante battaglie sociali, dentro e fuori l’Amministrazione comunale degli anni scorsi, con il suo temperamento inesauribile. Eppure quella energia è venuta meno, per Emilio Moschella, deceduto questo giovedì, tra lo sgomento della comunità di Atripalda. Cittadina dove è nato e cresciuto con la sua storica famiglia. La notizia sta attraversando in queste ore l’Irpinia perché Emilio Moschella, dopo aver lasciato l’impegno politico-amministrativo, era comunque molto conosciuto in tanti ambienti, poi anche in quelli culturali e scolastici, per essere stato artista e docente. Un uomo dalle infinite risorse e di una spiccata simpatia, ma che ha vissuto momenti molto dolorosi, anni fa, per la perdita dell’amatissimo figlio Marco. Il sindaco di Atripalda, Paolo Spagnuolo, ha speso parole di cordoglio: «Con Emilio ho condiviso un lungo percorso politico ed una gran bella amicizia basata sulla reciproca stima. Nel tempo le nostre posizioni sono state anche divergenti, ma da parte sua ho sempre ricevuto rispetto ed ascolto delle mie ragioni. Mai acredine, mai livore, mai rancore, anche quando le strade si sono separate.
Sotto questo profilo, pur dall’alto di quello che io definivo con grande affetto il suo atteggiamento talvolta folkloristico, Emilio è di esempio a tanti consiglieri comunali e “pseudo addetti ai lavori”.
Sono sgomento perché recentemente avevo riscoperto l’Emilio di qualche anno fa, sorridente, ironico, con la battuta sempre pronta, sicuramente grazie anche al matrimonio del figlio, del quale ho avuto l’onore di officiare la promessa». Alla famiglia Moschella le più sentite condoglianze del Corriere dell’Irpinia, per aver condiviso con Emilio un pezzo di strada insieme.